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Preventivo cessione del quinto on line: guida prestito più conveniente 2018

Preventivo cessione del quinto on line: sei un dipendente pubblico e hai bisogno di un prestito personale? Sei un pensionato e vuoi un finanziamento sicuro e veloce? Quello che fa per te è la cessione del quinto.

Non servono garanti, non è necessario motivare il prestito: è una formula nuova e veloce di cui possono beneficiare tutti. E’ un prestito personale che può essere erogato da banche o istituti di credito.

Il valore del prestito lo decidi tu, ma la rata non può in nessun caso superare 1/5 della busta paga o della pensione indicata a garanzia del credito.

Potete chiedere un preventivo gratis senza impegno di spesa. Valutate le condizioni del finanziamento: bastano pochi minuti per ottenere informazioni sicure. Ecco i migliori preventivi online.

Cessioni del quinto Agos Ducato

Il sito agos.it permette di richiedere un preventivo gratuito e non impegnativo per ottenere una cessione del quinto: basta andare sulla piattaforma, inserire i propri dati e allegare:

  • carta di identità
  • codice fiscale
  • ultima busta paga o l’ultima pensione
  • ultimo modello Cud o la dichiarazione dei redditi dell’anno fiscale in corso.

Agos concede prestiti a pensionati e dipendenti statali anche in presenza di altre tipologie di finanziamenti in corso e anche nel caso in cui il debitore in passato abbia avuto problemi di accesso al credito. Non c’è necessità di presentare un garante e l’operazione comprende l’assicurazione sulla vita, senza alcun onere aggiuntivo.

Leggi anche: Calcolo e simulazione – http://www.cessione-quinto.com/informazioni/prestiti-con-cessione-del-quinto-dello-stipendio-2018/

Preventivo cessione del quinto on line BNL Finance

Andando sul sito, si può richiedere un preventivo gratuito: basta compilare i campi richiesti dal form online inserendo la tipologia di contratto lavorativo, l’età di colui che richiede il prestito, l’importo totale del credito richiesto, la durata di estinzione e il tipo di rata che si desidera.

Il preventivo on line di BNL Finance non comporta alcun impegno di spesa o costi aggiuntivi. Finanziamenti personali fino a 75 mila euro con la formula del tasso fisso e della rata fissa per l’intero periodo del rimborso del debito.

Cessione del quinto Fiditalia

Pacchetto Quintocè: le rate sono fisse per l’intera durata del finanziamento, non servono garanti o garanzie immobiliari, basta lo stipendio o la pensione per ottenere la linea di credito. Il debitore può gestire il rimborso del credito personalmente e non sono previste spese di incasso sulla rata o interessi.

E’ sufficiente compilare la scheda sul sito internet di Fiditalia inserendo reddito mensile e dati del richiedente. Attenzione: dovete specificare se, in passato, ci sono stati ritardi nei pagamenti. Fiditalia valuterà le domande anche in presenza di altri finanziamenti in corso. Preventivo cessione del quinto on line gratis.

Cessione del quinto Unicredit

Unicredit con il servizio on line Myagents Richiedi offre la possibilità di avere preventivi gratuiti per la cessione del credito in appena 4 ore: anche in questo caso le domande vanno inoltrate via internet. Non sono richieste garanzie patrimoniali o garanzie immobiliari.

Il finanziamento è rivolto a dipendenti pubblici con un’età massima di 75 anni per un massimo erogabile 72mila euro, a dipendenti privati con età massima fine piano di rimborso 66 anni per un importo massimo di 47mila euroe ai pensionati fino agli 85 anni, per un importo massimo 69 mila euro.

Il prestito può essere estinto in minimo 24 rate, massimo 120 rate con prelievo diretto su pensione o busta paga. Il preventivo cessione del quinto on line è gratis.

Cessione del quinto Facile It

L’ultimo sito che offre la possibilità di ottenere un preventivo on line senza impegno di spesa o costi è facile.it: il finanziamento è per dipendenti e pensionati, anche se sono protestati o cattivi pagatori. Il taeg è compreso tra il 7,44% e il 15,71%, da un minimo di due anni ad un massimo di 10 anni per il rimborso.

Facile.it cerca online le migliori cessione del quinto proposte da banche e istituti di credito e compila per te la richiesta. Entro 24 ore dalla presentazione della domanda, Facile.it invierà la proposta: poi starà a te valutare se richiedere o meno il finanziamento. Il servizio di preventivi on line offerto da Facile.it è gratuito.

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Prestiti con cessione del quinto dello stipendio: come si calcola. Esempi e simulazione

I prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione rappresentano una forma di finanziamento da rimborsare a rate.

Può essere ottenuto da lavoratori dipendenti pubblici e privati, a tempo determinato o indeterminato, lavoratori atipici e pensionati.

Non è quindi accessibile ai lavoratori autonomi.

Il rimborso delle rate viene effettuato mensilmente a tasso fisso. Le rate vengono trattenute direttamente sulla busta paga o sulla pensione nella misura di un quinto dello stipendio o della pensione, a seconda dei casi, fino ad estinzione del debito.

Essendo legata alla presenza di uno stipendio o di una pensione, questa forma di finanziamento è accompagnata da un’assicurazione sul rischio di morte o di perdita del posto di lavoro. Per cui oltre al rimborso della rata, si dovrà tenere conto anche del rimborso della polizza assicurativa.

Come calcolare il quinto dello stipendio

Per avere un’idea sui prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione il calcolo  non è particolarmente complesso. E’ disciplinato dal DPR 180/50 ed è stato istituito subito dopo la guerra. E’ un prestito non finalizzato, ossia non legato a motivazioni particolari né necessita di giustificativi di spese. In modo semplice è possibile simulare il costo dell’operazione.

Per un corretto calcolo è necessario effettuare i seguenti passaggi:

  • determinare lo stipendio mensile netto
  • moltiplicare lo stipendio medio mensile per 13 o per 14 mensilità a seconda della tipologia contrattuale o se si è lavoratori dipendenti o pensionati
  • dividere il risultato ottenuto per 12 mensilità
  • suddividere l’ultimo importo ottenuto al punto precedente per 5

L’importo ottenuto è il quinto massimo cedibile. L’importo massimo da rimborsare invece è dato dalla moltiplicazione della rata massima cedibile per il numero di anni di rimborso. La voce montante è comprensiva di:

  • rata della cessione del quinto
  • interessi
  • quota della polizza assicurativa
  • spese di istruttoria della pratica

Prestiti con cessione del quinto dello stipendio: a chi rivolgersi

I prestiti con cessione del quinto dello stipendio possono essere effettuati da istituti di credito, finanziarie o, in caso di pensionati, dall’Istituto Previdenziale che eroga la pensione. Possono inoltre erogare il prestito:

  • le società di assicurazione legalmente esercenti
  • gli istituti e le società esercenti il credito escluse quelle istituite sotto forma di società in nome collettivo ed in accomandita semplice

L’evoluzione della normativa in materia creditizia ha ridisegnato le modalità di erogazione della cessione del quinto dello stipendio o della pensione rendendola possibile unicamente da mediatori creditizi. Il loro compito sarà essenzialmente quello di fare da collegamento tra il cliente e le banche o le società di intermediazione creditizia.

Leggi anche

Successo del quinto – http://www.cessione-quinto.com/informazioni/banche-e-finanziarie-nel-business/

Esempi di prestiti

Su Internet è possibile effettuare differenti simulazioni di prestiti con cessione del quinto dello stipendio. Alcune sono di facile attuazione. Altre piuttosto macchinose ed artificiose che necessitano inoltre dei dati personali non consentendo l’anonimato.

La scelta quindi non è semplice per cui facciamo una piccola classifica. Nel settore delle finanziaria le più elementari e trasparenti sono rappresentate da Findomestic e da Fiditalia. Per meglio comprendere la scelta possiamo effettuare una simulazione.

Simulazione finanziamenti

Findomestic, cessione del quinto richiesta 10.000 euro, prodotto Credito I tuoi Progetti:

  • TAN fisso 6,43%
  • TAEG 6,62%
  • rimborso in 60 mesi
  • importo totale dovuto 11.720 euro

Fiditalia, esempio di cessione del quinto richiesta 10.000 euro, prodotto Fidiamo:

  • TAN 6,30%
  • TAEG 7,30%
  • rimborso in 60 mesi
  • importo totale dovuto 11.836 euro

La più conveniente in assoluto risulta però essere la finanziaria Younited Credit; per lo stesso importo richiesto applicano:

  • TAN del 4,89%
  • TAEG del 6,19%
  • importo totale da restituire di 11.292 euro

Nel settore dei prodotti finanziari si possono menzionare istituti di credito come BNL e Poste Italiane. Facciamo qualche esempio.

BNL, esempio cessione del quinto richiesta 23.225,03 euro:

  • TAN 5,19%
  • TAEG 5,45%
  • totale da restituire 30.000 euro

Poste Italiane, cessione del quinto richiesta 10.153,65 euro:

  • TAN 9,25 %
  • TAEG 9,65 %
  • totale da restituire di 15.600 euro

Sicuramente tra le ipotesi individuate esistono notevoli differenze tra i tassi applicati. Nel secondo caso (Poste Italiane) la proposta è nettamente più alta in quanto nella somma da restituire sono inserirti unicamente gli interessi senza considerare la polizza assicurativa e le altre spese differentemente dalla prima proposta che invece comprende tutte le voci.

Confronta prestiti: preventivo finanziamenti

Qualsiasi sia la scelta che si va ad operare tra le proposte di prestiti con cessione del quinto dello stipendio conviene innanzitutto fare più preventivi e valutare sicuramente i tassi applicati. Bisogna valutare anche le varie voci inserite all’interno del rimborso, alle volte potrebbero incidere in modo più forte rispetto ai tassi proposti.

Le voci implicite e spesso non spiegate nel dettaglio potrebbero rendere appetibile la proposta. Spesso la sottoscrizione di alcune polizze assicurative potrebbero far lievitare i tassi a due cifre con il rischio di pagare effettivamente un importo molto più alto rispetto a quello ascritto sul contratto. Attenzione quindi a leggere bene cosa si va a sottoscrivere.

Approfondimenti

La cessione del quinto – http://www.cessione-quinto.com/

Prestito senza busta paga Poste Italiane
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Cessione del quinto: corsa al business per banche e istituti di credito

La concessione di un prestito ai lavoratori dipendenti dietro cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un’invenzione italiana. Risale al 1914 e inizialmente era riservata ai soli lavoratori ferroviari.

Nel 1950 il parlamento estese questa possibilità a tutti i lavoratori del settore pubblico. E una decina di anni fa anche i dipendenti del settore privato sono stati ammessi a godere di questa forma agevolata di finanziamento.

Cessione del quinto. Clienti, banche e finanziarie

Pur prevedendo una procedura più macchinosa rispetto alla concessione di un credito al consumo, il prestito su cessione del quinto sta vedendo oggi un rinnovato interesse non solo da parte delle persone, ma anche delle banche, che possono recuperare terreno nel mercato dei finanziamenti privati con un prodotto particolarmente attraente e per loro sicuro.

Le società finanziarie hanno avuto negli ultimi decenni buon gioco nel proporre le più fantasiose formule di finanziamento, di cui le carte revolving rappresentano una vetta di speculazione nei confronti dei ceti meno abbienti. Un tasso di interesse del 24% per una carta revolving non è considerato usurario; di fatto milioni di persone sono e resteranno per anni indebitate a fronte di acquisti di modesta entità.

Anche il credito personale proposto con abbondanza di sorrisi nei centri commerciali è di fatto molto gravoso, prevedendo un tasso massimo di più del 16%. Le società finanziarie si sono spesso contrapposte alle banche con politiche di controllo piuttosto lasche sulla solvibilità dei clienti, il che ha da un lato contribuito al loro successo e dall’altro ha ulteriormente fatto crescere i tassi di interesse: più alto il rischio, maggiore il tasso.

Prestiti con cessione del quinto. La politica di banche e finanziarie

Le banche inseguono da sempre il marketing promozionale delle finanziarie, senza tuttavia riuscire a eguagliarne il livello di diffusione. E questo per la peculiare e obbligatoria impostazione del mercato bancario, che soprattutto dopo gli accordi di Basilea II (2004) deve obbligatoriamente mantenere una forte cautela nei confronti della concessione di crediti.

La legge che nel 2005 ha esteso anche ai dipendenti privati la possibilità di ottenere un prestito dando come garanzia la cessione del quinto del proprio stipendio, e il TFR in caso di licenziamento, ha riaperto però i giochi. Le banche sono improvvisamente diventate punto di riferimento privilegiato: i tassi di interesse offerti sono mediamente inferiori rispetto a quelli delle finanziarie e il rischio creditizio è quasi inesistente.

Inoltre contratti di cessione del quinto spesso vincolano per lunghi periodi un cliente a una banca, limitando il pericolo di abbandono nel caso di mutate condizioni peggiorative dei rapporti di conto corrente. Dal canto loro le finanziarie non sono rimaste a guardare, entrando anche loro nel gioco e cercando di sfruttare la stessa maggiore elasticità che nei decenni passati le aveva portate a stravincere nel settore.

In rete è pressoché impossibile trovare indicazioni trasparenti pur se generiche sui tassi di interesse applicati ai prestiti su cessione del quinto. Eppure trattandosi di un prestito a bassissimo rischio per chi lo concede, non dovrebbe essere così difficile fornire un’indicazione di massima. Il fatto è che per concedere un prestito su quinto e per determinarne il costo (il TAEG), banche e finanziarie compiono comunque indagini sulla solidità economica sia del richiedente sia soprattutto della società per cui questi lavora.

Aziende che risultino in difficoltà o che per un qualsiasi motivo non siano gradite alle centrali di rischio saranno motivo di elevato tasso di interesse, se non addirittura di rifiuto della concessione del prestito. È una situazione paradossale, nella quale il lavoratore dipende dalla reputazione vera o presunta del suo datore di lavoro.

Le banche non forniscono spiegazioni sul come arrivino a determinare un certo elevato tasso di interesse, che dunque rientra ancora una volta in un ambito di arbitrarietà. I tassi variano tipicamente dal 6% all’11% – un valore quest’ultimo più basso di quello di crediti al consumo e carte revolving, ma pur sempre troppo elevato.

Cessione del quinto a chi rivolgersi

Se si intende chiedere un finanziamento su cessione del quinto è bene mettere in programma una lunga e faticosa ricerca. Siti specializzati mettono a confronto le diverse offerte, ma chiedono di fornire dati personali e numero di telefono, e sono se possibile da evitare.

Conviene innanzi tutto chiedere un preventivo alla propria banca che, anche se non lo pubblicizza, quasi certamente offre questo tipo di prestito; non guasta fare qualche telefonata ad altri istituti di credito che lo pubblicizzano esplicitamente.

Un problema può essere dato dal fatto che quand’anche si trovasse una banca più economica della propria, quasi sempre viene chiesta l’apertura di un conto corrente collegato, i cui costi possono da soli cancellare le migliori condizioni del prestito. A quel punto può rientrare in gioco una società finanziaria.

Come sempre è da esigere il TAEG, cioè il costo complessivo del prestito, possibilmente corredato dalle singole voci che concorrono a formarlo (per esempio commissioni di incasso, spese invio estratto conto, ecc.). In generale, l’impressione è che comunque chi presta soldi finirà con il guadagnare più di prima: a fronte di rischi creditizi ridotti quasi a zero, i tassi sembrano comunque essere quelli applicati in casi di rischio medio-alto.

Doppio Quinto
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Cessione del quinto: i motivi del successo di questa formula di prestito.

I prestiti dietro cessione del quinto dello stipendio o della pensione stanno vivendo una seconda giovinezza. Nell’attuale situazione di crisi economica sono un’interessante risposta a una momentanea carenza di liquidità.

Gli anni Cinquanta

Prima della diffusione del credito al consumo era rara la necessità ed erano poche le possibilità di fare un acquisto rateale o di ottenere un prestito. Fino a non molti anni fa il risparmio copriva gran parte delle spese fuori programma.

Nell’immediato dopoguerra, chi avesse voluto acquistare un mezzo di trasporto o rinnovare l’arredamento senza disporre dell’intera somma necessaria poteva solo ricorrere alle cambiali e sporadicamente a finanziamenti sotto banco concessi dagli stessi negozianti.

Nel 1950, il governo introdusse una comoda possibilità per i dipendenti pubblici: ottenere un prestito anche cospicuo garantito da una parte dello stipendio. E non solo, il dipendente statale non avrebbe neanche dovuto occuparsi dei pagamenti, perché avrebbe provveduto per lui il datore di lavoro trattenendo direttamente la somma dalla busta paga.

Fu una rivoluzione. La persona non correva più rischi (per esempio di pignoramento) ed era lo Stato stesso a occuparsi del suo prestito. Certo, i suoi superiori avrebbero saputo del suo stato di necessità, ma in fin dei conti dopo la guerra quasi tutti erano in una situazione precaria.

Il credito al consumo

A partire dagli anni Ottanta del Novecento, le offerte ammalianti delle finanziarie e delle banche hanno fatto entrare in crisi il prestito dietro cessione del quinto tra parte dei dipendenti pubblici. La procedura per tale prestito richiede del tempo e anche se non si deve specificare il motivo della richiesta, una nuova percezione della privacy ha sempre più frenato molti individui dall’informare i propri superiori circa le proprie necessità economiche.

Le finanziarie che allettano i clienti nei centri commerciali fanno però pagar cara la gratificazione immediata del portarsi a casa un nuovo televisore. I tassi di interesse sono folli, parecchie le spese occulte; le offerte di prodotti paralleli ‘gratuiti’ come le carte revolving hanno esiti spesso devastanti. A fronte di acquisti magari d’impulso sono milioni le persone che si sono ritrovate ad affogare nei debiti, e molte sono finite negli elenchi dei cattivi pagatori, senza più possibilità di accedere a un prestito magari necessario per un’emergenza.

La cessione del quinto. Il ritorno

Nel 2005, come freno al crescente e notevole indebitamento della popolazione, la possibilità di ottenere un prestito garantito dalla cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) è stata estesa anche ai dipendenti delle aziende private con almeno sedici lavoratori. In questo caso però la società finanziaria si riserva il diritto di concedere o meno il prestito sulla base di proprie valutazioni dell’azienda.

Da più di un decennio, anche sostenuto dall’estensione al settore privato, il prestito per cessione del quinto sta riscuotendo un rinnovato successo per due fattori.

  • Il primo è psicologico e sociale: la situazione economica del Paese ricorda quella del dopoguerra e sono passati i tempi in cui si negava a tutti i costi di trovarsi in difficoltà economiche. E a differenza degli anni Cinquanta e Sessanta, buona parte della popolazione non è più in grado di risparmiare abbastanza da far fronte a spese impreviste.

 

  • Il secondo ha a che fare con una storia personale di rate non pagate e di conseguente inclusione nelle liste nere delle centrali di rischio. A quel punto, l’unica possibilità di ottenere un finanziamento è attraverso la fideiussione di un parente o un amico (che difficilmente accetteranno) o la cessione del quinto dello stipendio. In tal caso la possibilità che il debito non sia rimborsato è quasi nulla, anche in caso di licenziamento: sarà allora il TFR a garantire il pagamento del debito residuo.

Cessione del quinto. Caratteristiche

La durata massima del prestito è di dieci anni, e comunque non può essere superiore al tempo mancante al pensionamento. Alcune categorie di dipendenti pubblici hanno la facoltà di trasferire un finanziamento sulla pensione. Il tasso di interesse, sia TAN sia TAEG (cioè comprensivo delle spese accessorie) è di solito più basso di quello corrente del credito al consumo. L’importo massimo erogabile dipende da diversi fattori, tra cui il reddito mensile e l’anzianità lavorativa, e quindi l’entità del TFR accumulato.

È possibile che il datore di lavoro del settore privato non sia disponibile a partecipare alla richiesta di credito, in quanto questa comporta dei controlli da parte delle banche che potrebbero scoprire debolezze finanziarie dell’azienda con conseguenti revisioni dei fidi o dei contratti di leasing. In questo caso far valere un proprio diritto può mettere in difficoltà la propria fonte di reddito, sta alla decisione del singolo se insistere o meno.

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Cessione del Quinto: analisi e tendenze delle richieste

La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, che può essere quindi ottenuto senza motivi specifici. Questo prestito trattiene ogni mese una rata non superiore al quinto dalla busta paga o dalla pensione ed ha tasso fisso.

La Cessione del Quinto è riconosciuta per legge. Ogni lavoratore, pensionato o azienda può richiederlo, solo se il prestito da erogare rientra nel famoso quinto, ossia il 20% del proprio stipendio calcolato al netto o della propria pensione.

La garanzia fondamentale per gli istituti bancari viene dalla sicurezza di un lavoro stabile o dalla certezza di una pensione fissa. Questo è il motivo principale per cui questo prestito viene emesso anche nei confronti di chi ha al momento problemi di pagamento.

Richiesta cessione del quinto. Tempi e durata

Durante l’anno passato c’è stata una crescita delle richieste e delle erogazioni con cessione del quinto, in quanto molto più convenienti rispetto ai tassi di qualche anno fa. I vantaggi che questo tipo di prestito porta sono molteplici. La richiesta può essere presentata da parte di dipendenti pubblici, statali, privati e pensionati che non abbiano superato gli 85 anni. Il lasso di tempo previsto per il prestito non può essere superiore a 120 mesi.

Cessione del quinto. Vantaggi

Uno degli aspetti più vantaggiosi per chi decide di usufruire della cessione del quinto è sicuramente quello di poter stabilire sin da subito il prezzo della rata, che non subirà poi cambiamenti negli anni successivi. La cifra concordata non potrà superare la quinta parte dello stipendio del mese.

Solo in presenza di casi particolari si concede la possibilità di estendere il prestito fino ai due quinti dello stipendio. Per ottenere questo è necessario preparare un contratto scritto che deleghi il pagamento e che quindi tenga impegnato l’altro quinto dello stipendio.

A differenza di altri tipi di prestito, l’erogazione della somma avviene attraverso una trattenuta sulla busta paga o sulla pensione. Ciò rappresenta una garanzia perché dà la sensazione di sentirsi più tranquilli, in quanto sostanzialmente non è una spesa in più da affrontare alla fine del mese, ma una trattenuta che avviene in modo automatico che garantisce una liquidità istantanea.

Nel caso la domanda viene fatta da un lavoratore dipendente, la procedura prevede che l’azienda in cui il soggetto lavora, debba assicurare alcuni criteri che rendano accessibile il prestito. Questi criteri possono riguardare l’avere un certo numero di dipendenti o un guadagno che sia anche solo leggermente più elevato del minimo stabilito per legge. Nel caso la richiesta venga fatta da un pensionato, viene richiesto un documento che attesti la sicurezza della pensione stessa.

La Cessione del Quinto è salvaguardata da un’assicurazione che rende sicuro il pagamento nel caso ci si trovi davanti ad una morte improvvisa o ad un licenziamento. La cifra stabilita per la polizza può variare a seconda dell’età e dagli anni lavorativi accumulati dal cliente. Se gli anni lavorativi risultano tanti, e quindi si è maturato un TFR di tutto rispetto, l’istituto che eroga il prestito, trovandosi di fronte ad una più elevata garanzia, può permettersi di concedere somme più alte.

Rinnovo cessione quinto

Il rinnovo riguardante questo prestito è previsto dalla legge, e può avvenire soltanto dopo aver già pagato il 40% delle rate iniziali. Il negoziamento di tutta l’operazione infatti, può avvenire con il pagamento anticipato della cifra che si è deciso di chiedere in prestito. Nel caso si verifichi questo, il cliente ha diritto alla restituzione di costi come interessi o commissioni.

Sempre secondo ciò che è stabilito dalla legge, questa attività può essere esercitata da banche, istituti di credito e società finanziarie e assicurative. Qualsiasi soggetto sia oggi interessato ad usufruire di un prestito con la Cessione del Quinto, può tranquillamente fare un’operazione di valutazione direttamente da casa propria, selezionando tra le varie scelte l’istituto che più si adatta alle proprie esigenze e al proprio lavoro.

CESSIONE DEL QUINTO
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Cessione del Quinto: guida aggiornata novembre 2017 alle migliori proposte online

Cessione del quinto: importanti novità

Per cessione del quinto si intende una modalità di prestito personale perpetrata nel breve o medio termine e caratterizzata da rate rimborsate mediante la cessione di un quinto della pensione o dello stipendio del richiedente. Codesto finanziamento è riservato esclusivamente ai pensionati ed ai lavoratori di tipo dipendente del reparto pubblico o privato.

Importanti novità hanno investito questo campo, con particolare riferimento al lasso temporale che va dal 1 ottobre al 31 dicembre dell’anno corrente. Con il provvedimento numero 3821 risalente al 4 ottobre scorso, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha ritoccato il valore dei tassi relativi alla somma che un lavoratore o un pensionato possono ricevere da un qualsiasi istituto deputato. In particolare, si legge nel comunicato che:

  • per gli importi che non superano i 15.000 euro devono essere applicati tassi medi pari a 11,81 e tassi soglia usura pari a 16,7625;
  • se invece la soglia del 15.000 euro viene superata, i tassi medi ammontano a 9,04 ed i tassi soglia usura a 15,3000.

Conseguenza naturale di ciò è che i tassi soglia TAEG variano in base ai requisiti contenuti in una apposita tabella, con le classi di età che devono corrispondere a quelle maturate alla fine del piano di ammortamento. Fatta tale dovuta premessa, in seguito verrà redatta una breve lista riguardante le migliori novità e le migliori proposte online.

Cessione del quinto Compass

Prima particolare peculiarità presente nella offerta di Compass è il non obbligo di un garante. Per richiedere la cessione del quinto è sufficiente la percepire uno stipendio o una pensione. Riguardo poi alla rata mensile da corrispondere, la sua entità non supera il quinto, corrispondente al 20%.

In aggiunta, viene inoltre conferita al cliente la facoltà di rimborso spalmata in dieci anni, utilizzando piccole e comode rate. Il rimborso stesso viene accreditato direttamente sulla busta paga o sul cedolino pensionistico, con annessa possibilità di chiedere un anticipo.
In ultimo sono assenti le spese di intermediazione, con importi economici richiesti compresi in un range che va da piccole somme ad oltre 75.000 euro.

Cessione del quinto Findomestic

Anche questo istituto di credito offre ai clienti che richiedono la cessione del quinto numerose possibilità. La rata fissa, anzitutto, viene direttamente versata all’amministrazione interessata. L’ammontare degli importi richiesti, grazie al rimborso decennale, può raggiungere cifre considerevoli, senza l’obbligo di dover fornire all’istituto alcuna garanzia supplementare.

È infatti sufficiente presentare il proprio contratto di lavoro, senza alcuna firma del coniuge, con relativa copertura assicurativa ed a tempo indeterminato. Azzerate sono poi le ulteriori spese aggiuntive, come quelle concernenti l’apertura della pratica, le commissioni bancarie e di intermediazione o il bollo per comunicazioni periodiche.

Cessione del quinto Agos

Punto cardine sul quale questo intermediario finanziario vuole fondare la propria offerta, è quello di facilitare una cessione del quinto dello stipendio o della pensione che non superi la soglia del 20% dell’ammontare di questi ultimi, entrambi conteggiati al netto delle imposte.

Spiccata particolarità è la comodità e la sicurezza che comporta la richiesta di un importo elevato, con annessa possibilità di rimborso. Anche in questo caso, non è obbligatorio fornire la garanzia della presenza di un co-obbligato, all’interno di un finanziamento che può essere discusso e concordato anche nell’ipotesi in cui si siano verificate precedenti problematiche concernenti l’accesso al credito.

Ad ulteriore garanzia del cliente, Agos stipula insieme a questo, come la legislazione vigente prevede, una apposita polizza rischio vita, con relativo pagamento del premio a carico dello stesso istituto. Nell’evenienza in cui ve ne sia necessità, è infine fatta salva la facoltà di domandare un anticipo dell’erogazione del prestito.

Cessione del quinto Santander

L’istituto di credito di origine spagnola ha calibrato la propria offerta in base alla classe della quale il richiedente fa parte. Nel caso in cui si tratti di un dipendente del settore pubblico, la cessione del quinto corrisponde ad un rimborso in piccole rate mensili di entità costante. Quest’ultimo si realizza con una semplice trattenuta sullo stipendio che, per trasparenza e semplicità, non varca mai la soglia del 20%.

Con riferimento ai dipendenti privati invece, Santander affida direttamente al datore di lavoro la possibilità di versare la rata mensile, evitando in tal modo inutili seccature burocratiche.
Passando poi ai pensionati, il versamento della rata mensile comporta una trattenuta diretta dal cedolino della pensione. In tutte e tre le ipotesi, è fatta salva la facoltà di dilazionare il pagamento in un arco temporale dai 24 ai 120 mesi, con copertura assicurativa valida per tutto il periodo di questo.

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Cessione del quinto per insegnanti. Le migliori offerte di novembre 2017

In materia di prestiti, in questo caso la cessione del quinto per insegnanti, dal mese di maggio 2017 vi sono delle importanti novità per tutti coloro che appartengono all’ambito scolastico. Vediamo di cosa si tratta.

Le novità nel settore prevedono che possono essere effettuati dei prestiti con somme inferiori a 15 mila euro con tassi di interessi effettivi globali pari all’11,58%, mentre nel caso in cui venga richiesto un prestito con una somma di denaro che sia superiore alla cifra di 15 mila euro allora il tasso di interesse in questo caso sarà minore, pari al 9,42%.

Perché chiedere un prestito?

Oggi giorno ci si trova sempre più spesso in difficoltà economica; ciò fa si che un soggetto debba richiedere una forma di prestito, piccolo o ingente che sia, per poter risolvere il problema. Di fatti numerose sono le spese che ci si trova ad affrontare giorno dopo giorno e allora perché non chiedere un finanziamento?

Si sa, arrivati a tali decisione è irrilevante il motivo per cui lo si chiede, è fondamentale invece affidarsi ad un prestito affidabile, certo e che possa donare delle garanzie a chi ne ha bisogno in quel momento, traendone vere e proprie condizioni vantaggiose.

La cessione del quinto

Prima di richiedere un prestito è bene valutare una serie di opzioni, tra queste la categoria lavorativa a cui si appartiene e i vantaggi che si ottengono da una forma di prestito rispetto ad un’altra, ad esempio nel caso specifico degli insegnanti.

Ad esempio una delle forme maggiormente utilizzate è la cessione del quinto dello stipendio. Si tratta di una forma di prestito prettamente personale che una volta concesso viene poi restituito all’ente erogatore mediante una rata che viene trattenuta sulla pensione o direttamente sulla busta paga a seconda dell’attività lavorativa del debitore.

Si chiama così perché la rata prelevata non potrà superare un quinto dello stipendio di chi ne fa richiesta, tutto ciò ovviamente per legge. Molte volte ci si chiede perché ricorrere a questa forma di prestito e non ad un prestito classico?

Una volta stipulato un contratto la trattenuta della rata avviene in automatico dallo stipendio, l’INPS o l’ente per cui si lavora pagherà direttamente l’importo alla banca interessata. Nel caso di un semplice prestito dovrà essere il diretto interessato a provvedere mensilmente all’effettuazione del pagamento mediante una modalità prescelta durante la fase del contratto con l’ente erogatore.

La cessione del quinto per i docenti

Questa forma di prestito risulta essere una delle modalità di finanziamento migliori per quanto riguarda la categoria degli insegnanti. Infatti questa forma può essere richiesta non soltanto dagli insegnanti ma anche da coloro che lavora nell’ambito della pubblica istruzione, come il personale ATA, gli impiegati nell’amministrazione e i collaboratori nell’ambito della scuola.

La cessione del quinto è concessa in particolar modo agli insegnanti, in quanto dipendenti pubblici sono in grado di garantire mensilmente il rimborso della rata all’ente erogatore avendo una certezza lavorativa. Questa tipologia di prestito viene rimborsata da parte del Ministero della pubblica istruzione, essendone gli insegnanti dipendenti.

Come avviene la cessione del quinto

Per capire se conviene o meno fare una tale richiesta di prestito è bene conoscere quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Innanzitutto se si intente fare questa richiesta di prestito è bene informarsi su quali sono gli enti accreditati direttamente con la Banca D’Italia che potrà concedervi il finanziamento.

Il denaro verrà restituito mensilmente sotto forma di rata, mediante la detrazione della quota direttamente dalla pensione o dallo stipendio, seguendo una legge fondamentale che prevede che la rata non possa superare il quinto dello stipendio, vale a dire il 20%.

Inoltre la cessione del quinto dovrà essere suddiviso in un numero minimo di 24 rate e massimo di 120; la durata dell’ammortamento massima è di 10 anni. In questo caso specifico sarà il ministero della pubblica istruzione a effettuare per tutto il tempo necessario le trattenute dallo stipendio per rimborsare l’importo all’ente erogatore.

 

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Cessione del quinto: come cambiano i tassi novembre 2017

L’offerta di credito oggi è più conveniente che in passato.

Le svariate iniziative promosse dal Governo nell’ultima legislatura interessa la cessione del quinto per questo fine 2017. Con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito delle famiglie e delle imprese – e le condizioni molto vantaggiose di rifinanziamento presso la Banca Centrale per i nostri istituti di credito, consentono di accendere un finanziamento a tassi più vantaggiosi che in precedenza.

Il momento attuale di mercato, complice anche la crisi economica che ha colpito molte famiglie ed imprese negli ultimi anni, si rivela particolarmente adatto per chi ha intenzione di richiedere liquidità accendendo dei finanziamenti e ha registrato, infatti, una crescita esponenziale delle richieste.

Il momento è ancora buono anche se, rispetto al più recente passato, si registra comunque una leggera variazione al rialzo della curva dei tassi, complice anche la rimodulazione della manovra di allentamento monetario messa in campo da anni ormai dal presidente della BCE Mario Draghi.

Cessione del Quinto dello stipendio. Cos’è e chi può richiederla.

Una forma particolarmente apprezzata di finanziamento, rispetto a tutte le altre, è la cosiddetta cessione del quinto dello stipendio. Le caratteristiche principali di questa tipologia di prestito sono:

  • la detrazione della rata direttamente dalla busta paga del richiedente.
  • La facilità di accesso al credito che, in caso di inadempienza, viene garantito dal TFR.
  • La possibilità di richiederlo per consolidare vecchi prestiti.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti per decreto i tassi TEGM – Tassi effettivi globali medi – e i tassi soglia, fissati all’11,58% per i finanziamenti entro i 15mila euro e al 9,42% per quelli oltre i 15mila. Questi indicatori servono per calcolare la soglia oltre la quale scatta l’usura. 

Gli impiegati del settore privato possono effettuare la richiesta di cessione del quinto presso un istituto di credito o una finanziaria mentre i dipendenti pubblici hanno a disposizione diverse alternative. Scopriamo insieme i dettagli e i costi.

Cessione del Quinto INPS – ex INPDAP. Caratteristiche e costi per il 2017.


Le possibilità riservate ai dipendenti pubblici dall’ente previdenziale sono sostanzialmente due:

  • l’INPS può prestare garanzia per un finanziamento acceso presso un istituto di credito.
  • L’ente può decidere di accendere personalmente il rapporto di credito col dipendente, a condizione che questi abbia almeno 4 anni di servizio maturati.

Il prestito pluriennale viene erogato direttamente dall’INPS e può avere una durata quinquennale o decennale. Per il 2017 ha un TAN medio – Tasso Annuo Nominale – del 3,50%; il valore può differire leggermente a seconda delle caratteristiche del richiedente e dell’importo richiesto.

Le tabelle coi valori sono pubblicate sul sito web dell’ente pensionistico. Esiste una forma di finanziamento più flessibile, denominata piccolo prestito che, sempre presso l’INPS consente di accendere finanziamenti a breve termine, per una durata massimo quadriennale e con un tasso medio TAN pari al 4,25% fisso per tutta la durata. Anche in questo caso sono previste delle variazioni a seconda della fascia d’età dei richiedenti.

I finanziamenti accesi presso altri istituti di credito con garanzia prestata dall’INPS godono di condizioni particolarmente vantaggiose in virtù della convenzione con l’ente pensionistico ed hanno tassi che si aggirano attorno al 4,50% annuo.

C’è da considerare che il TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale – di questi finanziamenti è in media di un paio di punti più alto perché comprende i costi di istruttoria della pratica e le spese accessorie, che nel caso dell’INPS ammontano allo 0.50% dell’importo richiesto. È richiesta inoltre, ai pensionati che richiederanno il prestito, l’accensione di una polizza vita a tutela dal rischio morte del debitore.

I tassi per la Cessione del Quinto presso le Banche

In ragione della maggiore rischiosità di un impiego nel settore privato rispetto a quello pubblico, ai dipendenti a tempo indeterminato di società private è applicato un tasso leggermente maggiore rispetto a quello previsto per i dipendenti pubblici; l’offerta degli istituti di credito è piuttosto varia e il tasso cambia sensibilmente anche a seconda della grandezza dell’istituto erogante.

I tassi applicati dalle banche non potranno eccedere il tasso di usura calcolato tenendo conto dei valori medi aumentati del loro valore. Attualmente l’offerta oscilla tra i 6 e i 7 punti percentuali di TAN e gli 8 – 9 punti di TAEG annui. Una richiesta di circa 20mila euro, a questi valori, produce un debito di circa 30mila nei confronti della banca erogante per un ammortamento in 10 anni a 250 euro mensili.

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Cessione del quinto pensionati: come richiederli e novità novembre 2017

In questa guida ti mostreremo come fare richiesta per ottenere la cessione del quinto sulla tua pensione a tassi agevolati e quale documentazione è necessario presentare. Ad esempio, sei un pensionato e hai bisogno di un prestito per completare i lavori a casa? Devi acquistare la tua nuova auto ma non sai come fare? Sei nel posto giusto.

Cos’è la cessione del quinto della pensione?

È una tipologia di finanziamento o prestito che possono richiedere i pensionati. Viene erogato da un istituto bancario o da un intermediario finanziario. La somma richiesta verrà restituita attraverso un addebito diretto sulla pensione. Come si può evincere dal nome stesso del finanziamento, la rata non potrà essere più alta del quinto della pensione (netta).

Facciamo un esempio pratico che possa chiarire quello che abbiamo appena detto. Se percepiamo una pensione netta di 1200 euro, la nostra rata non potrà superare i 240 euro (naturalmente nell’esempio non sono stati calcolati i tassi ed eventuali oneri). Il finanziamento può avere una durata massima di 10 anni, ovvero la cifra richiesta dovrà essere restituita massimo in 120 rate. La durata minima invece è di 2 anni.

È opportuno sapere che affinché la richiesta vada a buon fine è necessaria un’assicurazione a tutela del rischio morte del pensionato prima che il finanziamento sia completamente estinto. Tale copertura assicurativa è obbligatoria.

Chi può richiedere la cessione del quinto? Ecco i requisiti

La cessione del quinto può essere richiesta da tutti coloro che sono pensionati Inps o ex Inpdap, il precedente istituto di previdenza per i dipendenti pubblici, confluito nell’Inps. Sono esclusi coloro che percepiscono:

  • assegni sociali, invalidità civile, assegni di sostegno al reddito, assegni al nucleo familiare.
  • Non possono accedere al finanziamento i lavoratori che sono prossimi alla pensione ma che percepiscono incentivi per l’esodo dal lavoro, come regolamentato dalla Legge 92/2012 ex art. 4, comma da 1 a 7.

Cessione del quinto – vantaggi per i pensionati

Ad esclusivo vantaggio dei pensionati che avanzano richiesta per la cessione del quinto c’è la possibilità di usufruire di tassi agevolati grazie ad accordi siglati tra Inps, banche e società finanziarie. Sono tassi molto convenienti rispetto a quelli di mercato. C’è la possibilità di visionare sul sito dell’Inps l’elenco degli enti che hanno aderito alla convenzione consultando la tabella dei tassi di riferimento.

Documentazione richiesta per presentare la domanda

Se sei un pensionato e hai intenzione di procedere con la richiesta della cessione del quinto è necessario presentare una specifica documentazione. Il primo passaggio è richiedere personalmente presso una sede Inps la comunicazione di cedibilità della pensione.

In questo documento, in pratica verrà specificato l’ammontare massimo della rata consentita e di conseguenza la quota che potrà essere ceduta. Il prestito sarà erogato dalla banca o dalla società finanziaria alla quale si fa affidamento.

Attenzione, se la richiesta di finanziamento viene richiesto direttamente alla banca oppure ad una società convenzionata con l’Inps allora non è necessario ottenere preventivamente la comunicazione di cedibilità della pensione, è un passaggio che verrà gestito direttamente dall’istituto bancario.

È necessario presentare i seguenti documenti:

  • copia del documento di identità.
  • Copia del codice fiscale.
  • Modello Obis M. È un certificato che viene rilasciato ogni anno a tutti i pensionati direttamente dall’Inps. È come se fosse la carta di identità della nostra pensione; al suo interno infatti è possibile conoscere tutte le informazioni dettagliate: importo lordo e netto, importi dell’eventuale tredicesima, trattenute fiscali, contributo di solidarietà, detrazioni, quote associative, eventuali arretrati ecc.
    Per ottenerlo bisogna accedere inserendo le proprie credenziali nell’area privata sul sito dell’Inps oppure delegare la richiesta ad un Patronato.
  • Ultimo cedolino della Pensione.
  • Si può scaricare dal sito dell’Inps oppure ottenerlo recandosi personalmente presso un ufficio Inps.

Tutele per i pensionati – Tassi agevolati

Come anticipato all’inizio del testo, il vantaggio della cessione del quinto per pensionati Inps ex Inpdap è dettato dalla possibilità di accedere a tassi agevolati. Affinché questo venga garantito prima che la cessione del quinto vada in porto, l’Inps verifica che i tassi di interesse siano applicati sotto il tasso-soglia anti usura.

Prestiti Poste Italiane senza busta paga
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Cessione del Quinto Poste Italiane: i prestiti personali per dipendenti e pensionati

In promozione fino al 31 ottobre 2017, la cessione del quinto Poste è una valida opportunità per dipendenti pubblici, statali, forze armate, carabinieri e pensionati che necessitano di una determinata somma di denaro.

La cessione del quinto per dipendenti proposta da Poste Italiane permette di ottenere fino al 20% dello stipendio netto oppure fino al 40% nel caso in cui si richieda il prestito delega (rivolto solo ai dipendenti). Scopriamo insieme caratteristiche, requisiti e modalità di richiesta.

Cessione del Quinto Poste Italiane: le caratteristiche principali

L‘importo ottenibile con la cessione del quinto Posto è determinato dallo stipendio o dalla pensione netta percepita, in funzione del quinto cedibile e della durata del prestito, quindi:

  • fino a € 75.000;
  • fino a 150.000€ in caso di richiesta congiunta di cessione del quinto  e delegazione di pagamento.

Il piano di ammortamento va dai 36 ai 120 mesi a seconda delle necessità del richiedente e la rata è trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Inoltre è prevista una copertura del rischio di morte prematura e di perdita di impiego, con stipula e costi a carico delle Poste.

Per quanto riguarda l’erogazione del prestito personale Quinto BancoPosta se il richiedente è titolare di un conto corrente BancoPosta può ricevere direttamente lì l’accredito. Negli altri casi, la somma richiesta viene messa a disposizione del cliente tramite assegno vidimato non trasferibile.

Infine, a chi richiede il prestito delega e non è titolare di un conto corrente BancoPosta, l’importo viene versato su c/c bancario.

Come richiedere la cessione del quinto Poste?

  • Cercare l’ufficio postale più vicino tra i numerosi dislocati su tutto il territorio nazionale;
  • prenotare un appuntamento con un consulente di Poste Italiane o chiamare il numero gratuito 800.00.33.22;
  • recarsi presso l’ufficio postale e dar il via alle pratiche per il prestito personale.