Cessione del quinto Inpdap tasso di interesse: a chi è rivolta
Il tasso di interesse è forse il primo elemento che il consumatore prende in esame per stabilire l’effettiva convenienza del prestito. In realtà vi sono altre voci di spesa che contribuiscono a definire il costo globale del finanziamento, ma senza dubbio il tasso (sia come Tan che soprattutto come Taeg) è un indice di assoluto rilievo. Per questo abbiamo scelto di esaminare tassi e condizioni delle proposte di cessione del quinto ex Inpdap, linee di credito rivolte a dipendenti e pensionati pubblici.
È necessaria anzitutto una precisazione: l’Inpdap non esiste più, parliamo quindi di finanziamenti ex Inpdap, i servizi dedicati ai suoi iscritti sono stati trasferiti all’Inps. È quest’ultimo ente previdenziale a gestire i finanziamenti ex Inpdap basati su cessione del quinto.
L’Inps Gestione Pubblica cura l’erogazione di varie linee di credito, dai Piccoli prestiti ai mutui ipotecari, per quanto riguarda i prodotti su cessione del quinto abbiamo due soluzioni: Prestiti pluriennali diretti e pluriennali garantiti. Oltre a questi, numerosi istituti di credito e finanziarie forniscono finanziamenti su cessione del quinto dedicati ai dipendenti pubblici, ma le condizioni in questo caso sono definite dai singoli enti erogati. Possiamo invece analizzare in dettaglio le condizioni dei prestiti ex Inpdap Inps Gestione Pubblica.
Finanziamenti Inps ex Inpdap su cessione del quinto
Il Prestito pluriennale diretto è un finanziamento dalla durata quinquennale o decennale (60 o 120 rate mensili), concesso a fronte di bisogni personali documentati, sempre nell’ambito delle finalità disposte dal regolamento Inps.
I destinati sono dipendenti e pensionati pubblici afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Vi sono inoltre dei requisiti specifici da rispettare. Il beneficiario deve poter contare almeno quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti per quanto attiene i contributi versati.
È consigliabile disporre di un contratto a tempo indeterminato, ma anche quanti ne posseggono uno a tempo determinato (di almeno tre anni) possono conseguire il finanziamento, a condizione che la sua durata sia inferiore a quella del contratto. Non solo. Il dipendente a tempo determinato fornirà il Tfr come garanzia.
L’episodio in relazione al quale è richiesto il prestito deve verificarsi entro un anno dal momento della domanda. Essendo inoltre un prodotto su cessione del quinto, la rata non può eccedere la soglia di un quinto dell’assegno mensile netto (stipendio o pensione).
Il tasso di interesse applicato è del 3,50%, cui vanno aggiunte oneri amministrativi (0,50%) e premio fondo rischi. Il processo di rimborso si realizza dal secondo mese da quello di erogazione.
Pluriennali garantiti ex Inpdap
I Prestiti pluriennali garantiti non sono forniti direttamente dell’Inps, ma da banche e finanziarie accreditate presso l’ente di previdenza. I beneficiari sono solo gli iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali in servizio.
Il tasso è deciso dall’istituto bancario coinvolto, in ogni caso sono previsti: spese di amministrazione (0,50%) e un premio per il rischio insolvenza (1,5% per durate quinquennali, 3% per i decennali).