Oggi come oggi non solo non è semplice trovare un impiego, ma è anche complesso riuscire a mantenere un posto di lavoro. Nel caso in cui si venga licenziati, oltre alle problematiche personali ed economiche che ciò comporta, la situazione del debitore si può complicare se ha in corso un prestito personale, erogato da un istituto di credito.
E’ proprio per tutelarsi da tali situazioni che, nel momento in cui si sottoscrive un contratto di prestito con cessione del quinto, il richiedente autorizza:
- il vincolo del TFR, il trattamento di fine rapporto in favore della banca erogante;
- una serie di polizze assicurative, così da garantire la finanziaria da una possibile insolvenza.
Cessione del Quinto e Licenziamento: le casistiche
In caso di cessione del quinto e cessazione del rapporto di lavoro occorre fare una distinzione sulla base della motivazione che ha portato alla perdita del lavoro:
- nei casi di licenziamento e fallimento dell’azienda, sarà dovere del datore di lavoro trattenere dal TFR del dipendente la somma necessaria a estinguere il debito e versarla alla banca. Se il denaro non è sufficiente e il debitore non ha trovato un nuovo lavoro, scatta l’insolvenza;
- se la perdita dell’impiego è dovuta a un licenziamento per giusta causa, l’ assicurazione può anche decidere di non pagare l’indennizzo alla banca, che non può che mettere a sofferenza il credito. Se la compagnia della polizza ha risarcito la banca potrà rivalersi sul dipendente e, se il lavoratore ha trovato un nuovo impiego, può costringerla.
Prestiti con Cessione del Quinto: quali sono le garanzie previste?
I prestiti con cessione del quinto, essendo legati all’attività lavorativa, necessitano di un’assicurazione sulla vita, così da garantire il recupero del credito residuo da rimborsare alla banca, anche nei casi di licenziamento o dimissioni del lavoratore.
La situazione lavorativa di un dipendente può infatti modificarsi anche all’improvviso a causa del fallimento dell’azienda o per volontà dell’impiegato.
Di conseguenza, tra le clausole della cessione del quinto dello stipendio, c’è anche un’assicurazione sulla vita che tutela il datore di lavoro da eventuali interruzioni. Infatti, così facendo, anche se il cittadino smette di lavorare, l’impresa può comunque coprire il debito.
I prestiti con cessione del quinto possono essere coperti anche dalla polizza sul prestito, che fa riferimento all’importo del TFR. Con questa assicurazione si colma la somma prestata se il dipendente dovesse essere licenziato prima dell’estinzione dell’intero debito.
Se il cittadino licenziato trova subito un altro lavoro, deve saldare il prestito in corso con la compagnia assicurativa che si è occupata di pagare le rate del finanziamento in passato. In questo caso si parla del cosiddetto prestito perdita di lavoro.