Prestiti per dipendenti pubblici, la scelta del miglior prestito
I prestiti per dipendenti pubblici si articolano in due categorie, quelli forniti dalla Gestione Dipendenti Pubblici Inps e i prodotti erogati da banche e finanziarie, diverse delle quali hanno sottoscritto la convenzione Inps ex Inpdap. I tassi sono contenuti, inferiori nella maggior parte dei casi alla media di mercato, e le garanzie sono ridotte al minimo, poiché di solito sono basati sulla cessione del quinto. Il piano di ammortamento prevede una trattenuta diretta dallo stipendio, la rata è versata in modo automatico all’ente erogatore.
Prestiti Inps e mutuo Inpdap
Per quanto riguarda i prestiti per dipendenti pubblici forniti direttamente dalla Gestione Dipendenti Pubblici Inps, abbiamo in sostanza tre soluzioni:
- Piccolo prestito: in questo caso la somma fornita al beneficiario parte da un minimo di una mensilità ma può corrispondere fino a otto, mentre il periodo di rimborso varia da 12 a 48 mesi. La liquidità è erogata senza alcun vincolo per quanto riguarda la finalità di utilizzo. Il tasso di interesse è del 4,25%, cui vanno ad aggiungersi oneri amministrativi (0,50%) e premio fondo rischi.
- Prestiti pluriennale diretto: la durata è quinquennale (60 rate) oppure decennale (120 rate), mentre il tasso è pari al 3,50%, dobbiamo anche qui sommarvi spese di amministrazione e premio fondo rischi. L’erogazione si realizza solo a fronte di motivate e documentate necessità, che rientrano nell’ambito delle istanze previste dal Regolamento Inps.
- Mutuo ipotecario: è un finanziamento rivolto all’acquisto della prima casa, con una somma che può toccare i 300mila euro. Il piano di rimborso può raggiungere i 30 anni, i tassi, invece, variano a seconda della tipologia. Con un tasso fisso è applicato il 3,50%, se invece è scelta l’opzione variabile abbiamo il 3,50% per il primo anno e quindi un tasso variabile legato all’indice Euribor computato a 6 mesi maggiorato di 90 punti base.
Prestiti Inpdap: i finanziamenti in convenzione
Valide sono anche le proposte fornite da istituti bancari e finanziarie che hanno stipulato la convenzione ex Inpdap Inps. I dipendenti interessati a questi prodotti finanziari dovranno anzitutto contattare direttamente l’ente erogatore ritenuto più conveniente, e quindi richiedere il finanziamento.
La banca si rivolgerà all’Inps per conoscere, nell’eventualità di prestito su cessione del quinto, la quota cedibile, ossia la somma massima che può raggiungere la rata in relazione all’entità dell’assegno mensile percepito.
I beneficiari dei prestiti per dipendenti pubblici in convenzione Inps sono:
- dipendenti pubblici afferenti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, Gestione Dipendenti Pubblici;
- pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici;
- pensionati di altre gestioni pensionistiche differenti dalla Gestione Dipendenti Pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali Gestione Dipendenti Pubblici;
- dipendenti Inps Gestione Dipendenti Pubblici.