Calcolo interesse prestito Taeg e Tan: una precisazione
Accedere a un finanziamento attualmente è molto difficile, ma i problemi non finiscono qua. Un ostacolo è anche la carenza di informazioni adeguate circa il rimborso. O, per meglio dire, la carenza di informazioni “comprensibili”. Perché tra percentuali e sigle, il cittadino comune fa fatica a orientarsi. Il calcolo interesse prestito è quindi un’attività che va praticata ancora prima di accendere un mutuo o di stipulare un contratto di finanziamento. È un’arma da utilizzare a fini comparativi, per scegliere l’offerta migliore.
Il calcolo non è difficile da eseguire, è sufficiente eseguire una formula non molto complessa, nella quale l’operazione più complicata è la moltiplicazione. Il livello è quello della scuola media. Grazie alla formula, sarà possibile capire quanto denaro, in termini assoluti, quindi in euro, si è costretti a rimborsare.
Calcolo interessi prestito personale
L’elemento principale è l’interesse espresso in percentuale. Occorre sapere, quindi, quale “tipo” di interesse va preso in considerazione. La scelta è tra due alternative: Tan o Taeg. Il primo è l’acronimo di Tasso Annuo Nominale, e si riferisce all’interesse che va corrisposto al lordo dell’inflazione (che quindi non viene chiamata in causa).
Il secondo è l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale. E’ espresso in percentuale e, proprio come il Tan, non considera l’inflazione. E’ composto, però, dalle spese accessorie e aggiuntive, come la perizia, l’istruttoria e così via.
Il Taeg, quindi, è sempre più alto del Tan. Quando i due valori si avvicinano è un buon segno perché indica la presenza di spese “altre” piuttosto ridotte.
Calcolo interesse prestito Excel: una risorsa importante
La formula è I = C x R x T / 1200. Detta così, può sembrare complicato, ma non lo è affatto. E’ sufficiente conoscere i fattori che corrispondono a ciascuna lettera.
- “I” è il risultato finale, ossia l’importo che il finanziato dovrà rimborsare “in più” rispetto a quanto gli è stato prestato. È praticamente il costo del denaro in termini assoluto e in riferimento a uno specifico prestito.
- “C” è il capitale, ossia la quantità di denaro che il finanziatore presta al finanziato. È ovviamente espressa in euro.
- “R” indica il periodo di ammortamento, ossia il tempo necessario a completare il rimborso. Viene arbitrariamente espresso in mesi.
- “T” è il tasso, come viene pubblicizzato, quindi in termini percentuali. Va preso in considerazione il TAEG, in modo da avere una panoramica completa e che comprenda tutti i costi.
Una precisione va fatta circa la frazione finale. Il prodotto dei tre fattori viene diviso per 1200 se l’unità di misura temporale è il mese. Se è espresso in anni (ma è molto rato vedere rate annuali) la divisione va eseguita per 100.
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