Cessione del quinto pensionati: come funziona
La cessione del quinto è una formula di rimborso che ha preso rapidamente piede anche in Italia, sebbene sia stata pienamente regolamentata solo nel 2005. Le ragioni del suo successo vanno rintracciate nella capacità di coniugare gli interessi del finanziatore con quelli del finanziato.
La rata viene corrisposta, de facto, in modo automatico, quindi la banca è coperta dal rischio insolvenza. Contemporaneamente, a giovarsi di questa tranquillità è anche il richiedente, che può accedere al finanziamento anche se è cattivo pagatore o protestato.
Cessione quinto pensionati: certificato di cedibilità
Una particolare variante di questa formula è la cessione quinto pensionati. Gli anziani titolari di un assegno previdenziale sono i “destinatari tipo” perché il loro reddito è molto sicuro, e quindi si confà alla perfezione con il meccanismo della detrazione.
Ciò non vuol dire che la cessione quinto pensionati non presenti criticità e che la fase di istruttoria si concluda sempre nel migliore dei modi. Uno dei problemi, forse il più facile da superare, è di natura burocratica: i pensionati ancora prima di fare richiesta alla banca devo rivolgersi all’Inps e ottenere un certificato di cedibilità della pensione. Non è un passaggio scontato dal momento che non tutte le pensioni possono essere soggette alla detrazione del quinto.
Le pensioni che non possono essere chiamate in causa sono le seguenti: assegni sociali, assegni per l’invalidità civile, assegni per l’assistenza di disabili, per il sostegno al reddito, per il nucleo familiare, pensioni al minimo.
Insomma, buona parte del panorama previdenziale è escluso. Ovviamente, è bene saperlo prima per risparmiarsi inutili e inconcludenti passaggi burocratici.
Cessione quinto per pensionati: le riserve
La riserva più grande associata alla cessione del quinto, però, non è l’impossibilità di accedervi da parte di alcuni tipologie di assegni. E’ rappresentata, bensì, dal fattore età. Questa variabile è molto importante perché, anche se è un po’ brutale dirlo, è direttamente legata al rischio di insolvenza. È ovvio: se il richiedente è troppo anziano, le probabilità che defunga prima di aver completato le pratiche di rimborso è alta, con tutti i danni finanziari (per le banche) che ciò comporta.
Per questo motivo, è stata stabilità un’età massima: 80 anni. Il problema è che il richiedente non deve aver superato quell’età non al momento della richiesta, bensì al momento del pagamento dell’ultima rata.
Il calcolo è facile da compiere: la durata del rimborso, per legge, non può superare i 10 anni. Dunque, è bene chiedere la cessione quinto pensionati entro il compimento del 70esimo anno di età. Ciò ristringe grandemente la potenziale platea di beneficiari di questa particolare, e conveniente, forma di finanziamento.