Cessione del quinto per dipendenti 2015: come funziona
Grazie alla cessione del quinto per dipendenti si realizza un accesso al credito, disponibile anche per quanti figurano nella categoria dei cattivi pagatori, basato su un piano di rimborso con addebito diretto della rata su stipendio del richiedente.
Si tratta di un prodotto finanziario contraddistinto dalla velocità di erogazione e dalle ridotte garanzie da presentare all’istituto di credito che lo accorda. Possono ottenerlo sia i dipendenti pubblici che statali e privati, un pubblico potenziale che include i pensionati (nel rispetto però di specifici limiti di età).
A dispetto di altri finanziamenti, la cessione del quinto per dipendenti prevede che sia il datore di lavoro a trattenere la rata dalla busta paga e quindi a pagare l’ente erogatore. Modalità di rimborso che riduce in misura sensibile il rischio di insolvenza del cliente e rende la banca più incline ad accettare le richieste da parte di chi ha avuto problemi nella restituzione di precedenti finanziamenti. Risultano inoltre piuttosto contenuti i tempi d’avvio della pratica, di solito basta qualche giorno perché l’istituto di credito esamini la domanda.
Un altro vantaggio specifico della cessione del quinto per dipendenti è la possibilità di conseguire il finanziamento anche senza alcuna motivazione. La somma acquisita può quindi essere spesa liberamente, per sostenere qualunque acquisto desiderato.
Di solito il dipendente deve disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, iniziato da almeno tre mesi prima dell’invio della domanda. Per quanto attiene invece la documentazione necessaria, il richiedente dovrà presentare: documento di identità, tessera sanitarie e gli allegati che volti ad attestare la condizione lavorativa: certificato di stipendio (che riporta dati dell’impresa, dell’assunzione, l’entità dello stipendio e il trattamento di fine rapporto maturato) e l’ultima busta paga.
Altro elemento imprescindibile è l’atto di benestare. Di cosa si tratta? È un documento fornito dall’impresa presso cui è assunto il dipendente, mediante il quale il datore di lavoro si incarica di eseguire la trattenuta della rata del finanziamento. Questa è quindi versata all’ente che ha erogato la linea di credito.
Cessione del quinto per dipendenti privati: TFR
Se il richiedente è un dipendente privato, la banca può pretendere, a titolo di garanzia del prestito, il trattamento di fine rapporto maturato, che non potrà essere intaccato dal cliente per l’intera durata del finanziamento.
La maggior parte dei principali istituti di credito italiani propone cessioni del quinto per dipendenti, se siete interessati a questo prodotto finanziario vi invitiamo a farvi rilasciare un preventivo gratuito basato sul vostro profilo creditizio. Per la cessione del quinto Inps ex Inpdap, il portale di riferimento è Inpdapprestiti.it.