La cancellazione Crif non è né una procedura molto difficile da compiere, né richiede parecchi passaggi burocratici. Si tratta di una procedura come un’altra, da svolgere nel rispetto delle normative vigenti in materia.
Quando cancellare i propri dati dal Crif?
È opportuno farlo quando si ritiene che la Crif non abbia trattato i propri dati nel rispetto delle normative vigenti oppure se l’istituto di credito non ha eseguito una corretta segnalazione delle informazioni. Quello di richiedere la cancellazione o la modifica è un diritto previsto dalle leggi dello Stato Italiano.
Oltre a richiedere la cancellazione, però, è anche possibile chiedere la modifica dei dati inseriti perché siano giusti.
Come ottenere l’integrazione dei dati o la loro rimozione?
Basta rivolgersi direttamente al Crif stesso, oppure alla banca o all’ente finanziario con cui hai preso l’impegno che vorresti correggere. In ogni caso, rivolgendosi all’istituto di credito con cui si hanno i rapporti creditizi è possibile ottenere la modifica o la rimozione dei dati in poco tempo.
Qual è il ruolo del Crif?
Il Crif altro non è che il gestore del sistema che veicola le informazioni di credito. Esso non opera in autonomia e non può cancellare o modificare i dati autonomamente. Il Crif deve svolgere una complessa procedura di richiesta di modifica all’istituto di credito e dell’accettazione dei dati nuovi.
La risposta alla richiesta viene, in genere, fornita entro 15 giorni dal momento della richiesta. Il termine massimo per ricevere la risposta è di altri 15 giorni. Qualora non sia stato possibile svolgere le verifiche per altri motivi, la Crif potrebbe inibire la visibilità dei dati al pubblico.
Cancellazione dei dati positivi: come funziona?
La visibilità dei dati rivolta al pubblico potrà restare sospesa per tutto il tempo necessario per gestire la pratica arrivando al cambio dei dati o alla loro cancellazione dal registro.
L’interessato può richiedere la cancellazione soltanto dei cosiddetti dati positivi, ovvero delle informazioni su quei finanziamenti che sono stati regolarmente rimborsati all’istituto di credito. Per legge il Crif dovrà provvedere alla cancellazione di questi dati entro e non oltre 90 giorni dalla richiesta. Il cliente riceverà sempre una comunicazione volta a confermare l’effettuazione della cancellazione dei dati.
In ogni caso si sconsiglia di effettuare la cancellazione dei dati positivi, in quanto gli enti di finanziamento avrebbero una visione incompleta della situazione finanziaria del cliente.
Il Credito al Consumo
Sempre meglio diffidare di coloro che incitano alla cancellazione dei dati positivi o da coloro che richiedono soldi per cancellare i dati negativi.
Questi, infatti, possono subire la procedura di cancellazione solo se sono stati aggiornati con errori o segnalati non correttamente all’ente di finanziamento. In questo caso, come accennato prima, si può fare la richiesta di cancellazione gratuitamente e in completa autonomia.
Per sapere altri dettagli a proposito del Crif e dei relativi dettagli si consiglia di visitare di visitare la risorsa internet: www.cancellazionecrif.org.
Per capirne di più e svolgere le relative pratiche burocratiche è possibile rivolgersi ai professionisti del settore, nonché agli impiegati dell’istituto di credito da cui si è ricevuto il finanziamento.