Cessione del quinto 2017: la recessione dell’Inps
Da qualche giorno l’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha comunicato il recesso dalle convenzioni con le banche e le finanziarie stipulate per la cessione del quinto dello stipendio e della pensione.
Il decreto numero DT24126 emanato il 27 marzo 2017 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti subito delle modifiche; sono infatti stati introdotti i nuovi tassi effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura e i conseguenti tassi soglia in vigore dal 1° aprile 2017.
Cosa ha cambiato il decreto?
Il decreto ha modificato le classi di importo rilevanti ai fini delle operazioni di cessione del quinto, ne consegue che, se in passato le classi di importo erano divise in minori di 5.000€ e maggiori di 5.000€, adesso sono state rimodulate sotto i 15.000€ e sopra i 15.000€
Quindi lo schema usato dall’Inps, che era finalizzato a gestire e a disciplinare l’estinzione dietro cessione del quinto della pensione di prestiti per pensionati, non è più valido in quanto si basa sui vecchi parametri.
L’Inps, non potendo adeguarsi nell’immediato ai cambiamenti effettuati, ha deciso di porre fine alle convenzioni stipulate con le banche e con gli intermediari finanziari, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto emanato dal MEF.
Cessione del quinto 2017: le nuove convenzioni
Dal 1 aprile 2017 le società convenzionate con l’Inps possono stipulare i nuovi contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Inoltre a breve sarà possibile operare in regime di convenzionamento non appena verrà approvato il nuovo schema convenzionale da parte dell’Istituto previdenziale. Tuttavia le procedure informatiche rimarranno sospese per il tempo necessario all’adeguamento alle nuove normative.