Come si può rinegoziare la cessione del quinto? Ecco una guida semplice per capirlo.
Cos’è la cessione del quinto?
Si tratta di una formula di finanziamento circoscritta ai lavoratori dipendenti che, in caso di bisogno di liquidità urgente, possono richiedere. Tale somma andrà restituita, solitamente in 2/10 anni, tramite rate mensili.
In Italia, soprattutto in questo periodo di crisi, la cessione del quinto ha rappresentato quasi il 20% delle richieste di prestiti. Il target preso in considerazione, è quello dei lavoratori con busta paga o pensione.
Motivi per cui le richieste di questo prestito sono frequenti
Secondo i dati dei comparatori e degli studiosi del settore, i motivi principali per i quali si richiede la cessione del quinto sono:
- protesto di un precedente finanziamento e quindi, impossibilità di richiedere un ulteriore mutuo a banche o agenzie di credito
- acquisto della casa o lavori complementari all’interno della prima casa
- spese di matrimonio o necessità di un budget liquido
- Quello rivolto ai più giovani, è per distaccarsi dal nucleo familiare
Rinegoziare cessione del quinto: che cosa vuol dire?
Quando si ottiene la liquidità relativa al quinto, si stipula un regolare contratto di finanziamento. Anche se i soldi concessi sono tecnicamente, di proprietà del lavoratore, questi fanno parte di un fondo. Quest’ultimo deve essere rimpinguato, per poter poi essere elargito a cessazione del rapporto di lavoro.
È obbligatorio, quindi, che la cifra anticipata al lavoratore venga restituita. Nel contratto è specificato il numero di rate da rimborsare ed il loro importo. Se ci si accorge in un qualsiasi momento, di non riuscire a sostenere le spese di rimborso, è possibile chiedere una rinegoziazione.
Le modalità di rinegoziazione
Si tratta di una revisione del contratto, tenendo in considerazione la cifra mancante, per diminuire gli importi mensili ed allungare così, i tempi di rimborso. Con la rinegoziazione, inoltre, è possibile chiedere un’ulteriore cifra di denaro in prestito, che si andrà a sommare alle restanti rate:
- aumentandone l’impatto mensile;
- oppure aggiungendone altre, per tempi di rimborso più lunghi.
Quali sono i requisiti per poterla richiedere?
La stipula ed il controllo delle operazioni riguardanti la cessione del quinto è affidata al testo della legge 141/10. La condizione fondamentale ed obbligatoria per poter accedere ad una domanda di rinegoziazione è quella di aver già rimborsato almeno il 40% della somma fruita in prestito.
Questo indipendentemente dalla liquidità ottenuta, dal numero di rate previste dal contratto, dal loro singolo importo e dal periodo in cui si richiede la revisione della pratica.
Se tale condizione non sussiste, occorre obbligatoriamente aspettare di aver rimborsato il 40% del prestito totale, prima di procedere a qualsiasi richiesta formale di intervento sulle rate, sui tempi o su ulteriori prestiti integrativi.
Rinegoziazione del quinto in contratti inferiori a 60 mesi
Per chi avesse stipulato un piano di rimborso in tempi inferiori alle 60 mensilità, è possibile cambiarne le modalità in qualsiasi momento.
In questo caso, però, verrà obbligatoriamente applicata la modalità di rimborso decennale: la pratica, quindi, verrà convertita automaticamente in una cessione del quinto a 120 mesi. Il restante capitale da restituire viene ammortizzato in mensilità eque su tale tempo.
Questa clausola verrà applicata anche se non viene richiesta nessuna integrazione di prestito aggiuntivo.
Rinegoziazione del quinto in contratti da 60 mensilità
Se il contratto sottoscritto al momento della cessione del quinto prevede il rimborso in 60 rate, per richiedere la rinegoziazione è necessario averne pagate almeno 24.
Non è possibile abbassare il valore delle rate, aumentarne il numero nel tempo o inoltrare domanda di integrazione di prestito se non è stata pagata la ventiquattresima rata.
Rinegoziazione del quinto in contratti decennali
Sulle pratiche già stipulate in partenza con una tabella di rimborso a 120 mesi, la rinegoziazione o l’integrazione del prestito può essere richiesta dopo il pagamento della quarantottesima mensilità. Non vengono accettate richieste di revisione, cambiamento o prestiti aggiuntivi fino al raggiungimento del rimborso di almeno 48 rate.
Quindi è possibile procedere solo dopo 4 anni dall’inizio della pratica originaria.
Documenti necessari e consigli
Se si desidera, per qualsiasi motivo, rinegoziare una pratica di cessione del quinto, sarà necessario presentare all’istituto di credito prescelto i propri documenti.
- Contratto di lavoro
- Contratto originario del prestito ottenuto
- Buste paga che attestino il regolare rimborso delle rate.
Tendenzialmente, chiedere la rinegoziazione ad un istituto di credito diverso da quello che ha elargito il primo prestito, offre maggiori possibilità di successo e condizioni più favorevoli.