La crisi di questi anni ha portato molte persone a far fronte a problemi come la mancanza del lavoro. In questa situazione ci si trova spesso nella necessità di chiedere prestiti per disoccupati, soluzioni da tempo disponibili con minori difficoltà rispetto a qualche tempo fa.
Prestiti per disoccupati 2015: quali garanzie?
Quando si parla di prestiti per disoccupati ci si trova spesso a chiamare in causa il problema delle garanzie. In generale la garanzia principale è costituita dalla busta paga.
Cosa succede quando manca? Che si può fare riferimento ad altre tipologie di garanzie, come per esempio l’ipoteca su un eventuale immobile di proprietà.
Prestiti per disoccupati senza garanzie: quali opzioni sono disponibili?
I prestiti per disoccupati rappresentano una necessità per tante persone, che non sempre hanno la possibilità di presentare una garanzia di natura reddituale o reale.
Cosa fare in questi casi? Scegliere i prestiti cambializzati, soluzioni che non sono erogate da tutti gli istituti di credito, ma che stanno comunque riacquistando popolarità a causa della crisi e delle difficoltà di accesso al credito.
Le cambiali sono titoli di credito da rimborsare rispettando determinate date di scadenza. Questa tipologia di prestito può essere richiesta sia da disoccupati, sia da chi ha un passato di cattivo pagatore o protestato.
Prestiti per disoccupati come ottenerli: il prestito delega
Rispetto a diversi anni fa, è possibile richiedere prestiti per disoccupati con maggiore facilità, anche per la presenza di numerosi prodotti utili alla causa.
Il prestito delega rientra in questo novero. Come funziona? Con l’intervento di tre figure: il creditore, il debitore e il garante, che firma garantendo la solvibilità delle rate.
In caso di problemi economici a carico del beneficiario, il garante può intervenire quale figura straordinaria e accessoria e il soggetto debitore ha la facoltà di rifarsi sui suoi beni finanziari o immobiliari.
Prestiti per disoccupati: i bandi pubblici
La crisi e i cambiamenti nel mercato del lavoro hanno portato molte persone a decidere di optare per una categoria particolare di prestiti per disoccupati.
Stiamo parlando di prodotti riservati a chi sceglie di non cercare lavoro come dipendente, ma vuole mettersi in proprio e avviare una realtà lavorativa personale. In questo caso siamo davanti a bandi pubblici che vengono pubblicati a cadenza frequente sui siti delle Regioni o degli enti provinciali.
I bandi pubblici riservati agli aspiranti imprenditori tendono a privilegiare specifiche categorie, come per esempio le donne under 35. Le caratteristiche specifiche dipendono dal singolo caso.
In generale si può dire che per accedere ai bandi pubblici sia necessario presentare un progetto d’impresa, attendere l’approvazione, e procedere con gli investimenti, ricordando che le aziende – nella maggior parte dei casi start up fondate poco prima o poco dopo la ricezione dei fondi – a cui vengono erogati i fondi sono sottoposte a controlli per appurare le modalità con cui vengono spesi i finanziamenti, spesso a fondo perduto.