I prestiti alle famiglie continuano a crescere, avvicinandosi ai volumi pre crisi del 2008. Parlare delle stesse cifre è ancora difficile, anche se i segni di una rinnovata fiducia dei consumatori ci sono comunque.
Prestiti: ecco i numeri dell’analisi EURISC
I dati sui prestiti alle famiglie arrivano in particolare dai dati dell’indagine EURISC che, per quanto riguarda marzo 2016, inquadra un +5,1% di domande rispetto al medesimo mese del 2015. Questo permette di definire un aumento generale del 9% per quel che concerne i primi tre mesi dell’anno (si tratta del miglior trimestre iniziale da sette anni a queste parti).
In primo piano ci sono i prestiti finalizzati all’acquisto di determinati beni. Meno forte è invece la crescita dei prestiti personali, che nel mese di marzo 2016 si è assestata attorno a un +1,4%.
Importo prestiti: qual è la cifra media richiesta?
Discutere di prestiti alle famiglie e dell’aumento di richieste che ha contraddistinto questi primi tre mesi el 2016 significa per forza considerare anche la cifra media erogata. A quanto ammonta? A 8.548€, una stima che è stata ricavata confrontando tra loro le erogazioni di prestiti finalizzati e quelle di prestiti personali, che non necessitano della presentazione di un giustificativo di spesa relativo alla somma di denaro ricevuta.
Questa situazione positiva può portare a dare uno sguardo agli anni passati e in particolare alla situazione del 2008, il punto di partenza della crisi. I valori che abbiamo appena ricordato, se rapportati a quelli pre 2008, sono inferiori dell’11%. Il gap da colmare non è indifferente,ma il ritmo di crescita fa ben sperare.
Importo prestiti: qual è la classe d’importo preferita?
Continuiamo a parlare di prestiti alle famiglie ricordando che la classe di importo preferita da chi richiede l’accesso al credito è quella inferiore ai 5.000€, nella quale rientrano circa il 48% delle richieste totali. Un dato discontinuo riguarda invece la scelta dei piani di rimborso.
Cosa possiamo dire in merito? Che per quanto riguarda i dati EURISC dei primi tre mesi del 2016, la fascia caratterizzata da una durata superiore ai 60 mesi ha permesso di registrare un aumento del 2,2%, superando quella contraddistinta da una durata inferiore ai 12 mesi.
Concludiamo con qualche consiglio veloce per richiedere prestiti senza sbagliare. Da dove partire? Dalla consultazione dei comparatori online, i principali punti di riferimento per capire l’entità dell’impegno economico.
Subito dopo questo step è possibile procedere alla richiesta del prestito, controllando che la realtà creditizia scelta permetta di accedere a opzioni accessorie come il congelamento temporaneo dei pagamenti in caso di difficoltà economiche o l’applicazione della rata minima.
Questi vantaggi, messi a disposizione da società come Agos e Findomestic, sono accessibili in seguito al pagamento regolare di un numero di rate minimo (in generale si parla di 3 o 6).