Chi può richiedere la cessione del quinto e come funziona
La cessione del quinto è una particolare tipologia di prestito, le cui rate di rimborso sono trattenute direttamente sulla busta paga o sulla pensione. Questa forma di finanziamento, che può durare un massimo 120 mesi, prevede rate mensili il cui importo non può eccedere un 1/5 della retribuzione.
Questo tipo di prestito può essere concesso solo da banche o intermediari finanziari iscritti ad un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia e rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati, ovvero non è necessario indicare per quali motivi è richiesto.
I beneficiari sono:
- Dipendenti pubblici, coloro che lavorano con contratto a tempo determinato presso ministeri, enti statali, parastatali o locali, aziende statali.
- Dipendenti privati: chi assunto con un regolare contratto da aziende private, come società per azioni, a responsabilità limitata, in nome collettivo o semplice, cooperative e qualsiasi altro tipo di impresa privata.
- Lavoratori autonomi: agenti di commercio, rappresentanti, collaboratori a progetto, che dimostrino di avere un’attività continuativa di almeno dodici mesi.
- Lavoratori pubblici e privati con contratto a tempo determinato. In questo caso la durata del prestito non può superare il termine di scadenza del contratto.
- Pensionati, con assegno sociale, di reversibilità, anzianità ed invalidità, versato da INPS, INPDAP o istituti di previdenza sociale, di età non superiore agli 80 anni.
- Cattivi pagatori e protestati, che hanno un lavoro stabile e regolare.
Caratteristiche della cessione del quinto
La cessione del quinto è un contratto, che deve essere stipulato tra gli intermediario finanziario e il cliente, che deve contenere oltre alle generalità dell’utente, l’importo del prestito, il tasso di interesse, la durata, il numero delle rate ed il loro importo e tutte le altre condizioni previste dall’accordo.
A garanzia del finanziamento la legge richiede obbligatoriamente la stipula di un’assicurazione sui rischi vita ed impiego, il cui costo viene calcolato nelle rate. L’importo massimo del finanziamento dipende dall’entità dello stipendio o della pensione e solo per i dipendenti pubblici può essere concesso un doppio quinto, con cui si può prelevare fino ai 2/5 della retribuzione. Uno degli aspetti più importanti di questo tipo di finanziamento è la possibilità di poterlo estinguere in anticipo, senza pagare gli interessi non maturati.
Chi può richiedere la cessione del quinto, i documenti richiesti
I soggetti legittimati a chiedere il prestito devono presentare: un documento di identità valido, il codice fiscale, l’ultima busta paga o il cedolino della pensione ed certificato di stipendio redatto dal datore di lavoro, per i dipendenti.
Come ottenere un finanziamento con la concessione del quinto
Il dipendente o il pensionato che per ottenere il prestito deve rivolgersi al mediatore creditizio o all’intermediario finanziario. I quali dopo aver valutato la situazione lavorativa o pensionistica del cliente offrirà la soluzione economicamente più vantaggiosa.
Per accedere al prestito oltre all’approvazione dell’ente creditizio è necessaria la firma del datore di lavoro o dell’ente previdenziale dell’atto di benestare, con cui accettano di versare una parte dello stipendio per il rimborso del finanziamento. Una volta completato l’iter burocratico la somma viene accreditata mediante bonifico o assegno.