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Tutti gli strumenti per calcolare la cessione del quinto dello stipendio. In cessione-quinto.com gli specialisti sono al tuo servizio.

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Miglior prestito personale 2016: le proposte più convenienti

Richiedere un prestito personale oggi è un’esigenza sempre più diffusa, in quanto si tratta di un prodotto molto vantaggioso prima di tutto per la mancanza di obblighi di presentaree un giustificativo di spesa. Per questo motivo è utile scegliere il miglior prestito personale 2016, ovviamente dopo aver analizzato diversi piani.

Prestito personale: come scegliere il più conveniente

La scelta del miglior prestito personale 2016 dipende chiaramente dalle esigenze del singolo richiedente. In generale è possibile elencare alcuni punti che è bene tenere sotto controllo quando si sceglie un prestito personale.

In questo novero è possibile includere il TAEG, un valore che considera tutte le voci di spesa che contribuiscono al costo del prestito.

Miglior prestito personale: qualche piano da non perdere

Scegliere il miglior prestito personale 2016 significa, come già ricordato, considerare diversi piani di ammortamento, tra i quali è possibile ricordare il piccolo prestito Inps ex Inpdap.

Come funziona? Per capirlo ricordiamo prima di tutto che è riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, siano essi pensionati o lavoratori. Il piccolo prestito Inps consente di scegliere piani di ammortamento della durata compresa tra i 12 e i 48 mesi.

Quanto si può chiedere? Una cifra compresa tra una mensilità netta di stipendio e otto (la cifra massima indicata è valida in caso di mancanza di ulteriori cessioni). Il tasso applicato è pari al 4,25% ed è fisso per tutta la durata del piano di ammortamento. Fondamentale è ricordare anche la presenza di spese amministrative pari allo 0,50% della cifra complessiva richiesta.

Prestito personale Findomestic: come funziona?

Quando si tratta di scegliere il miglior prestito personale 2016 è fondamentale analizzare anche il piano di ammortamento legato al prestito personale Findomestic. Per capire come funziona ipotizziamo la scelta di richiedere 15.000€ e di avvalersi di un piano di ammortamento di 96 mesi.

In questi casi la rata ammonterebbe a 200€, con TAN fisso e TAEG pari rispettivamente al 6,39 e al 6,58% (dopo il pagamento regolare di 6 rate è possibile avvalersi dell’applicazione della rata minima di 170€, scelta che ha ovvie conseguenze sulla durata del piano di rimborso).

Prestito Duttilio Agos: tutte le informazioni

L’ultima opzione che è bene prendere in esame per quanto riguarda il miglior prestito personale 2016 è il prodotto Duttilio di Agos Ducato. Come funziona? Per capirlo è sufficiente dare un’occhiata al sito ufficiale Agos, dove sono presenti tutti i dettagli relativi al pacchetto in questione.

Come funziona? Per rispondere a questa domanda è utile fare un esempio specifico, ipotizzando la richiesta di 5.000€ e la scelta di un piano di ammortamento di 36 rate. In questo caso a carico del beneficiario ci sarebbe una rata mensile di 153,40€, con TAN fisso e TAEG corrispondenti rispettivamente al 5,90 e al 7,99%.

Il prestito in questione può essere richiesto direttamente online, considerando come documento di reddito principale la busta paga, il CUD o il modello UNICO.

Migliori prestiti auto
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Migliori prestiti auto: guida alle proposte più convenienti

Migliori prestiti per auto: finanziamenti finalizzati

Quali sono i migliori prestiti auto? La selezione di una linea di credito adatta alle esigenze di acquisto auto, sia questa usata o nuova, è un processo che va gestito con attenzione. È facile incappare in tassi poco convenienti, se non addirittura prossimi alla soglia di usura. Vediamo allora le proposte più competitive nell’ambito dei finanziamenti auto.

Il prestito auto è una formula di finanziamento denominata finalizzata, perché appunto volta all’acquisto di un bene. Le caratteristiche differiscono a seconda dell’auto acquistata, se nuova o usata.

Il vantaggio è evidente: poter sedersi subito al volante dell’auto dei propri desideri senza dover disporre di liquidità immediata. Il processo di rimborso va progettato con attenzione, in rapporto alle proprie capacità reddituali.

Il finanziamento può essere richiesto a banche e finanziarie, ma anche presso concessionari quando si verifica l’acquisto dell’automobile. A prescindere dal processo di richiesta, è comunque fondamentale confrontare il maggior numero di proposte. Solo così si potrà individuare la linea di credito più conveniente in rapporto alle proprie capacità di rimborso.

Prestito per auto nuova: calcolo finanziamenti

Nella nostra selezione dei migliori prestiti auto abbiamo scelto di far riferimento a due scenari diversi: auto nuova e auto usata. L’importo ipotizzato corrisponde a 10mila euro da rimborsare in 24 mesi.

Per quanto riguarda auto nuove o a km zero, le proposte più interessanti sono:

  • Findomestic: che prevede una rata da 443,43 euro, espressione di un Taeg del 6,22% (Tan fisso 6,05%);
  • RataWeb: la rata mensile si attesta sempre sui 443 euro. In questo caso il Tan è del 6,00%, mentre risulta leggermente più alto il Taeg (6,35%). Spese iniziali 16 euro.
  • Santander: propone una rata identica a quella di RataWeb, frutto di un Tan fisso del 6,00% e un Taeg del 6,47%. Le spese inziali invece sono di 26 euro.
  • mutui e prestiti on line: auto usate

Passiamo ai migliori prestiti auto usate lasciando invariate le condizioni che abbiamo già indicate nel caso dei finanziamenti dedicati ai veicoli nuovi:

  • Younited Credit: è un prodotto che prevede un tasso fisso del 4,31%, mentre il Taeg non supera il 5,62%. Sono applicati oneri iniziali pari a 120 euro. La rata è di 440,86 euro;
  • Findomestic: è proposta una rata di 443,43 euro. Tan 6,05% e Taeg 6,22%;
  • Fiditalia: si può conseguire una rata di 443,66 euro (Tan 6,10%, Taeg 6,50%).

Per maggiori informazioni ti consigliamo di farti rilasciare un preventivo gratuito adatto alla tua situazione.

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Calcolo estinzione anticipata finanziamento Compass

Estinzione anticipata di cosa si tratta

L’estinzione anticipata del finanziamento è in linea teorica un diritto del cliente, che viene esercitato nei confronti delle banche. Purtroppo, è nota la capacità degli istituti di far valere (ovviamente in una cornice di assoluta legalità) i propri interessi a scapito di quelli dell’utenza. La questione, comunque, è molto complessa. Alcune banche conservano un approccio molto positivo, dunque, in quest’ottica, è utile conoscere come si muove una delle banche meno rigide: Compass. Cosa si può dire circa il calcolo estinzione anticipata finanziamento Compass?

Calcolo estinzione anticipata finanziamento Compass: l’impianto normativo

In primo luogo, l’istituto segue la legge, e non solo dal punto di vista formale, bensì anche sostanziale. Il problema risiede nel fatto che il sistema normativo è cambiato più volte nel corso degli ultimi anni, aprendo la strada a interpretazione potenzialmente ambigue. Fino a una decina di anni fa, per esempio, questo diritto era compromesso dalla possibilità, per le banche, di imporre patti di natura privata circa le penali da pagare in caso di estinzione anticipata.

La logica di queste iniziative era semplice: al creditore non giova l’estinzione, dal momento che si vede privato degli interessi ancora da pagare, per quanto diluiti nelle rate. La pesantezza di queste penali, di fatto, scoraggiava i clienti a esercitare un loro diritto, anche nel caso in cui fossero attrezzati economicamente a rimborsare anticipatamente il finanziamento.

La situazione si è capovolta con il cosiddetto Decreto Bersani (ricordato soprattutto per la questione della portabilità e delle surroghe). Questo ha imposto la nullità di qualsiasi patto, almeno per i mutui futuri. Ha imposto, per quelli già stipulati, l’uniformità delle panali, decise per legge secondo certi criteri, quindi mediamente “sgonfiate”.

Ciò non toglie che alla banca non corrisponda un indennizzo. La questione è piuttosto complessa perché il decreto ha stabilito in modo accurato i diritti e i doveri di creditore e debitore. Senza contare il fatto che, già l’anno successivo, la norma è stata modificata, precisamente nella Legge finanziaria, che ha esteso le disposizioni anche ai mutui causati dal frazionamento edilizio.

Estinzione anticipata finanziamento Compass: le imposizioni al cliente

Il calcolo estinzione anticipata finanziamento Compass è molto semplice perché la banca non si è riservata nessun margine di azione, sebbene la legge (che ripetiamo, è molto complessa) offra alcuni spazi di arbitrarietà. Come si evince nel sito ufficiale, l’istituto si attiene a quanto stabilito dal legislatore, rinunciando a qualsiasi decisione unilaterale.

Insomma, per il calcolo rimanda alle disposizioni della legge. Nello specifico, al cliente spetta la possibilità di non pagare gli interessi “futuri”, ossia quelli legati al rimborso residuo. Alla banca spetta un indennizzo minimo, che è cosa ben diversa (dal punto di vista fattuale ed economico) rispetto alle penali.

calcolo rata finanziamento findomestic
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Calcolo rata finanziamento Findomestic: come eseguirlo

Calcolo rata: una necessità imprescindibile

Calcolo rata finanziamento Findomestic: la ricerca della rata più conveniente. Il mercato del credito è molto eterogeneo. La necessità di conquistare nuovi clienti, e farlo a prescindere dai limiti imposti dalla crisi economica, ha spinto le banche a differenziare i propri prodotti. Il risultato è una certa variabilità di costi e promozioni.

Se dà un lato questa espressione di concorrenza fa piacere al cittadino, dall’altro lo pone in una situazione rischiosa, in cui a farla da padrone è il disorientamento. Per fortuna, esistono piattaforme per simulare i costi, alcuni anche interni. È grazie a uno di questi che è possibile procedere con il calcolo rata finanziamento Findomestic.

Calcolo rata finanziamento Findomestic: il confronto tra le offerte

Il merito va alle nuove tecnologie, oltre che alla lungimiranza delle banche. Grazie a queste, il cliente viene soddisfatto in una sua specifica esigenza: conoscere in anticipo l’entità della rata. In passato, per scoprirlo, doveva sottoporsi a estenuanti colloqui con gli intermediari, che di certo non brillano (a prescindere dalle qualità personali) per imparzialità.

Oggi bastano pochi semplici clic. Le piattaforme di simulazione possono essere interne o esterne. In quest’ultimo caso, è possibile fare un confronto tra le varie offerte, e quindi scegliere quella che più si addice alla propria disponibilità economica. Alcune banche particolarmente intelligenti, come Findomestic, mettono a disposizione un simulatore interno.

Calcolo rata Findomestic: il simulatore

La piattaforma interna di calcolo rata finanziamento Findomestic, che nel sito ufficiale viene presentato come “simulatore”, consente di accedere a svariate informazioni. In estrema sintesi, consente di conoscere i seguenti elementi:

  • Il TAN, essenziale per capire l’entità degli interessi che il cliente dovrà corrispondere.
  • Il TAEG, che comprende il TAN ma anche i costi aggiuntivi. Grazie a questo parametro il cliente viene a conoscenza di quanto, complessivamente (e in senso relativo, dunque in termini percentuali) gli costerà il finanziamento.
  • L’importo dovuto, che è la somma in senso assoluto (senza termini percentuali) che il cliente avrà versato alla fine del periodo di rimborso.
  • Il numero delle rate, in modo che il cliente possa avere una idea della durata dello sforzo economico a cui verrà sottoposto.

Il lato negativo della questione è che questo strumento è disponibile solo per un certo tipo di prestiti. Nello specifico, è possibile verificare i costi online solo se il finanziamento ha per oggetto l’acquisto di auto, moto camper, elettrodomestici, hi-fi, computer, mobili e arredamento, beni per il tempo libero.

È disponibile anche per i piccoli lavori di ristrutturazione. Se escludiamo questa eccezione, si comprende come il calcolo sia destinato ai prestiti personali finalizzati. Per il resto, la strada da seguire è la stessa: la richiesta del preventivo. C’è da dire che tale lacuna è colmata dalle varie piattaforme sparse su internet, che consentono di mettere a confronto i vari finanziamenti, simulandone i costi.

Piccoli prestiti per giovani
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Piccoli prestiti per giovani: i piani di rimborso da non perdere

L’accesso al credito in mancanza di un impiego a tempo indeterminato può essere difficoltoso. In casi come questo, molto frequenti tra chi ha magari appena iniziato a lavorare, è possibile ricorrere ai piccoli prestiti per giovani.

Piccoli prestiti: Leggero di Compass

Sono diverse le realtà creditizie che consentono di richiedere piccoli prestiti per giovani. Tra queste è possibile ricordare Compass con il prestito Leggero. Che cosa prevede? La possibilità di richiedere un finanziamento massimo fino 25.000€, che viene erogato in tempi estremamente brevi.

Il rimborso può avvenire sia tramite addebito su conto corrente, sia attraverso il versamento di bollettini postali.

Piccoli prestiti per giovani: cosa offre il gruppo Poste Italiane?

I piccoli prestiti per giovani sono una realtà ormai molto diffusa. Istituti di credito e società finanziarie si sono adeguati alle nuove condizioni sociali, mettendo a disposizione anche di chi non ha un’anzianità lavorativa importante la possibilità di accedere al credito.

Il gruppo Poste Italiane rientra in questo elenco con il prodotto Prestito BancoPosta, riservato ai titolari di carta PostePay Evolution. Il prodotto in questione permette agli utenti di accedere a un prestito compreso tra i 3.000 e i 30.000€, che vengono erogati direttamente sulla succitata carta.

Il rimborso può essere dilazionato su un piano di ammortamento della durata compresa tra i 12 e gli 84 mesi.

Piccoli prestiti flessibili: cosa sapere su Presta Flexi

Nel novero dei piccoli prestiti per giovani è possibile includere anche Presta Flexi, il prestito flessibile messo a disposizione di BPM. Quali sono le caratteristiche di questo prodotto?

Prima di tutto la possibilità di richiedere una cifra compresa tra i 1.500 e i 30.000€. Il rimborso può essere compreso tra i 24 e gli 84 mesi e per i primi 12 mesi di piano di ammortamento è possibile usufruire di mini rate.

Prestiti giovani Findomestic: tutto quello che c’è da sapere

Anche Findomestic mette a disposizione dell’utenza delle formule specifiche dedicate ai prestiti per giovani. In questo caso è possibile analizzare il prestito GiovaniProgetti, che consente di richiedere fino a 10.000€, pagabili con un piano di ammortamento massimo pari a 60 mesi.

Come funziona questo prestito? Per capirlo ipotizziamo la richiesta di 7.000€ e la scelta di rimborsare la cifra in 60 mesi. In questo caso a carico del beneficiario del prestito ci sarebbe una rata mensile pari a 141€, con TAN fisso e TAEG corrispondenti rispettivamente al 7,72 e al 7,99% (debito residuo a carico del cliente pari a 8.460€).

Il prestito GiovaniProgetti è un prodotto vantaggioso anche per la possibilità di completare la richiesta online, accedendo al sito ufficiale della società finanziaria e ricorrendo alla firma digitale, che ha il medesimo valore di quella cartacea.

Ogni mese è possibile modificare senza costi l’entità della rata, il tutto senza la necessità di imposte di bollo al momento della richiesta del prestito.

Simulazione cessione del quinto della pensione
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Simulazione cessione del quinto della pensione: tutti i passaggi

Simulazione cessione del quinto della pensione: la procedura da seguire. I prestiti contro cessione del quinto della pensione sono opzioni molto vantaggiose, che consentono di accedere al credito in maniera rapida e con la certezza di poter rimborsare la rata ogni singolo mese (questo grazie alla titolarità del trattamento pensionistico).

Cessione del quinto della pensione: di cosa si tratta?

Prima di dare le indicazioni per simulazione cessione del quinto della pensione è utile capire le caratteristiche tecniche di questo prestito. La cessione del quinto è una formula di accesso al credito al consumo, che prevede il rimborso tramite trattenuta mensile della quinta parte del trattamento pensionistico (o dello stipendio in caso di richiedente lavoratore dipendente).

Cessione quinto pensione: il caso della salvaguardia del trattamento minimo

Quando si parla di simulazione cessione del quinto Inps è fondamentale tenere conto del caso della salvaguardia del trattamento minimo Inps. Di cosa si tratta? Di una formula che scatta in caso di trattamenti pensionistici particolarmente bassi.

In questi casi la comunicazione di quota cedibile può riportare una cifra inferiore al quinto della pensione, con l’obiettivo principale di non intaccare il trattamento minimo Inps vigente in base a norma di legge di anno in anno e considerato essenziale per condurre una vita dignitosa.

Simulazione cessione del quinto della pensione: ecco i passaggi inziali

Per effettuare la simulazione cessione del quinto della pensione è necessario partire dalle basi, dando informazioni su come richiedere il prestito. Cosa si deve fare? Il pensionato – la cessione del quinto non può essere chiesta in caso di titolarità di pensioni sociali e di assegni di sostegno al reddito – ha la possibilità di contattare autonomamente una società finanziaria o un istituto di credito per richiedere il prestito.

In seguito alla richiesta è possibile procedere con la richiesta di comunicazione di quota cedibile, un documento fornito dall’Ente che riporta l’ammontare della rata decurtabile ogni mese. In caso di convenzione tra l’Inps e la singola realtà creditizia i tempi di ricezione della comunicazione di quota cedibile sono ridotti notevolmente.

Cessione quinto pensione: quanto può durare il prestito

Altra informazione importante quando si parla di simulazione cessione del quinto della pensione riguarda la durata del piano di ammortamento, che non può durare oltre i 120 mesi.

In sede di sottoscrizione del contratto è possibile che come durata massima sia considerato un tempo pari a 60 mesi (questo è il caso dei pensionati di età particolarmente avanzata).

Il prestito contro cessione del quinto della pensione è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del piano di rimborso e inferiore alla soglia anti usura. Questo prestito non è finalizzato e non richiede la presentazione di un rendiconto delle spese effettuate con la cifra ricevuta.

Ricordiamo anche che questa formula di accesso al credito non prevede il controllo delle banche dati, quindi è accessibile anche da parte degli iscritti agli elenchi dei protestati e dei cattivi pagatori.

calcolo cessione del quinto ibl
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Calcolo cessione del quinto Ibl: perché sceglierla

Calcolo cessione del quinto stipendio: come si fa

Nel panorama creditizio italiano, a dire il vero piuttosto complicato, si inserisce un prodotto in grado di semplificare la vita sia ai finanziatori che ai finanziati: la cessione del quinto. Alcune banche hanno interpretato questa formula in modo ancora più conveniente. Tra i migliori prodotti spicca quello di IBL. E’ sufficiente eseguire qualche operazione per capirlo. Come eseguire il calcolo cessione del quinto Ibl?

Il procedimento è piuttosto elementare. Semplicemente, occorre verificare il netto nella propria busta paga e dividere per il cinque. Il risultato coinciderà con la rata massima che il finanziato, per legge, è costretto a sopportare.

Vanno fatte alcune precisazioni. La prima riguarda il meccanismo di erogazione. La cessione del quinto consente un atteggiamento passivo da parte del richiedente, dal momento che questi si trova esonerato dagli obblighi di pagamento.

La rata gli verrà detratta dalla busta paga a opera del proprio datore di lavoro o dall’ente previdenziale (se è un pensionato), saranno proprio questi ultimi a effettuare il pagamento vero e proprio.

Per questo motivo, la cessione del quinto è un contratto tripartito, nel quale gioca un ruolo da protagonista “l’attore economico” che si pone tra la banca e il contribuente: il datore di lavoro o l’ente previdenziale, appunto.

Calcolo cessione del quinto Ibl: gli esclusi

Va detto, poi, che in alcuni casi la cessione del quinto è vietata. Per esempio, chi ha una pensione sociale non può contrarre prestiti attraverso questa formula. Il legislatore ha voluto, evidentemente, proteggere il già risicato potere di acquisto dei pensionati al di sotto del minimo.

Se escludiamo questo particolare, la cessione del quinto è un’alternativa molto accessibile. Azzera il rischio insolvenza, quindi viene in genere messa a disposizione anche dai cattivi pagatori o dai protestati, purché abbiano una busta paga.

Cessione del quinto IBL in cosa consiste

Calcolo cessione del quinto Ibl. La cessione del quinto IBL vanta le seguenti caratteristiche:

  • Durata. I periodi di rimborso sono molto variabili e vanno da un minimo di due anni a un massimo di 10 anni.
  • Assicurazione. È previsto l’obbligo di stipula di una polizza contro il rischio vita. Nel caso di altre stipule è necessario l’intervento di una compagnia terza.
  • Rata. Come da normativa, non può superare il 20% del reddito mensile netto, spese aggiuntive incluse.
  • Presenza di altri prestiti. È possibile contrarre il prestito anche nel caso in cui sia giù attivo un primo piano di rimborso con cessione del quinto. In questo caso, la somma detratta non può superare il 50%.
  • Rinegoziazione. È possibile rinegoziare anticipatamente il prestito e recuperare gli interessi maturati.
  • Assistenza. Il cliente viene seguito in modo scrupoloso da un consulente della filiale, che lo accompagna dalla richiesta fino al termine del rimborso.
Simulazione cessione del quinto
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Simulazione cessione del quinto: come funziona

Simulazione rata cessione del quinto

Come funziona la simulazione cessione del quinto? Con la cessione del quinto dello stipendio o della pensione percepita diventa indispensabile conoscere l’ammontare dell’importo della rata mensile e il capitale massimo erogabile per cercare di valutare l’effettiva sostenibilità economica del proprio piano di ammortamento.

È possibile conoscere il proprio piano di ammortamento tramite simulazione cessione del quinto, così per valutare se la somma ottenibile dalla banca è sufficiente a soddisfare le esigenze del richiedente.

Fin dalla presentazione della richiesta di finanziamento tramite cessione del quinto diventa indispensabile per il richiedente conoscere ogni dettaglio utile relativo al proprio piano di rimborso ma soprattutto l’importo massimo erogabile dalla banca.

Simulazione preventivo cessione del quinto

Fattore fondamentale che determina l’importo erogato dalla banca è dato proprio dallo stipendio o pensione percepita, in quanto tramite cessione del quinto non sarà possibile superare 1/5 della retribuzione al netto percepita.

Limite che può essere superato solo dai dipendenti richiedendo il prestito delega o doppio quinto, in ogni caso però tutte le trattenute fatta al dipendente o pensionato non potranno assolutamente superare il 40% dello stipendio netto.

Unica garanzia valida ad ottenere il finanziamento richiesto tramite cessione del quinto è proprio la modalità di rimborso, in quanto fa parte della famiglia di prestiti garantiti, un’assicurazione obbligatoria garantisce alla banca il credito in caso di morte o malattia ma anche perdita di lavoro.

La modalità di rimborso tramite trattenuta diretta dal datore o dall’ente di previdenza fa sì che questa tipologia di finanziamento goda di tassi di interesse realmente vantaggiosi. Il rischio di insolvenza del cliente è realmente molto basso e inoltre sono comprese nel finanziamento due polizze assicurative obbligatorie a copertura del rischio vita per dipendenti e pensionati e perdita di lavoro per i dipendenti.

Per poter richiedere un finanziamento tramite cessione del quinto basterà la firma del richiedente in quanto unica garanzia valida ad ottenere il prestito è proprio la busta paga o la pensione mensile, visto che la rata sarà trattenuta direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, riducendo ogni possibilità di insolvenza del cliente.

La simulazione cessione del quinto è necessaria per conoscere la somma erogabile dalla banca che viene valutata in base alla retribuzione, all’età e agli anni di servizio del richiedente, motivo per il quale la liquidità cedibile è variabile e non può essere penalizzata da quote maggiori rispetto alle condizioni citate.

Simulazione on line cessione del quinto

Diversi sono i siti di comparazione che permettono di effettuare il calcolo esatto tramite simulazione cessione del quinto per conoscere a fondo le rate mensili da dover rimborsare alla propria banca, calcolo dettagliato che permette di effettuare il preventivo corretto del proprio piano di ammortamento.

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Calcolo interesse prestito: come trovare la rata giusta

Calcolo interesse prestito Taeg e Tan: una precisazione

Accedere a un finanziamento attualmente è molto difficile, ma i problemi non finiscono qua. Un ostacolo è anche la carenza di informazioni adeguate circa il rimborso. O, per meglio dire, la carenza di informazioni “comprensibili”. Perché tra percentuali e sigle, il cittadino comune fa fatica a orientarsi. Il calcolo interesse prestito è quindi un’attività che va praticata ancora prima di accendere un mutuo o di stipulare un contratto di finanziamento. È un’arma da utilizzare a fini comparativi, per scegliere l’offerta migliore.

Il calcolo non è difficile da eseguire, è sufficiente eseguire una formula non molto complessa, nella quale l’operazione più complicata è la moltiplicazione. Il livello è quello della scuola media. Grazie alla formula, sarà possibile capire quanto denaro, in termini assoluti, quindi in euro, si è costretti a rimborsare.

Calcolo interessi prestito personale

L’elemento principale è l’interesse espresso in percentuale. Occorre sapere, quindi, quale “tipo” di interesse va preso in considerazione. La scelta è tra due alternative: Tan o Taeg. Il primo è l’acronimo di Tasso Annuo Nominale, e si riferisce all’interesse che va corrisposto al lordo dell’inflazione (che quindi non viene chiamata in causa).

Il secondo è l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale. E’ espresso in percentuale e, proprio come il Tan, non considera l’inflazione. E’ composto, però, dalle spese accessorie e aggiuntive, come la perizia, l’istruttoria e così via.

Il Taeg, quindi, è sempre più alto del Tan. Quando i due valori si avvicinano è un buon segno perché indica la presenza di spese “altre” piuttosto ridotte.

Calcolo interesse prestito Excel: una risorsa importante

La formula è I = C x R x T / 1200. Detta così, può sembrare complicato, ma non lo è affatto. E’ sufficiente conoscere i fattori che corrispondono a ciascuna lettera.

  • “I” è il risultato finale, ossia l’importo che il finanziato dovrà rimborsare “in più” rispetto a quanto gli è stato prestato. È praticamente il costo del denaro in termini assoluto e in riferimento a uno specifico prestito.
  • “C” è il capitale, ossia la quantità di denaro che il finanziatore presta al finanziato. È ovviamente espressa in euro.
  • “R” indica il periodo di ammortamento, ossia il tempo necessario a completare il rimborso. Viene arbitrariamente espresso in mesi.
  • “T” è il tasso, come viene pubblicizzato, quindi in termini percentuali. Va preso in considerazione il TAEG, in modo da avere una panoramica completa e che comprenda tutti i costi.

Una precisione va fatta circa la frazione finale. Il prodotto dei tre fattori viene diviso per 1200 se l’unità di misura temporale è il mese. Se è espresso in anni (ma è molto rato vedere rate annuali) la divisione va eseguita per 100.

Se sei alla ricerca delle migliori offerte dei prestiti personaliprestitipersonali.com sarà il tuo nuovo punto di riferimento.

Come si calcola il quinto dello stipendio
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Come si calcola il quinto dello stipendio? Guida per il richiedente

Informarsi su come si calcola il quinto dello stipendio è fondamentale se si ha intenzione di chiedere questa tipologia di prestito, molto vantaggioso dal punto di vista delle garanzie e delle condizioni di accesso.

Quinto dello stipendio: i fondamentali

Per avere le idee chiare su come si calcola il quinto dello stipendio bisogna partire dalle basi. Quando si parla di cessione del quinto dello stipendio si inquadra una tipologia di prestito che si contraddistingue per la trattenuta a monte della rata del prestito, che viene sottratta direttamente dalla busta paga percepita ogni mese dal lavoratore.

Il fatto stesso di percepire uno stipendio rappresenta una garanzia di solvibilità della somma, e non rende necessaria la presentazione di garanzie di natura reale, come per esempio la proprietà di un immobile.

Cessione del quinto dello stipendio: i requisiti

Prima di approfondire come si calcola il quinto dello stipendio è opportuno dettagliare altri particolari, come per esempio il fatto che la cessione del quinto dello stipendio è una tipologia di prestito che può essere richiesta anche da cattivi pagatori e protestati, dal momento che non implica controlli delle banche dati.

Anche i lavoratori a tempo determinato hanno la possibilità di richiedere un prestito contro cessione del quinto dello stipendio, a patto che la durata dello stesso non risulti superiore a quella del contratto di lavoro.

Come si calcola il quinto dello stipendio per pignoramento: tutte le informazioni

Per capire come si calcola il quinto dello stipendio è fondamentale tenere conto anche della quota massima di pignoramento. Sulla base della normativa vigente non è possibile trattenere più di un quinto dello stipendio del lavoratore in caso di prestito con cessione.

La quota pignorabile totale, tenendo conto non solo della cessione del quinto ma anche di condizioni come i debiti con il fisco, non può invece superare il 50% dell’ammontare della busta paga percepita dal lavoratore ogni mese.

Come si pignora il quinto dello stipendio: la procedura da seguire

Comprendere come si calcola il quinto dello stipendio vuol dire anche avere le idee chiare sulle differenze tra trattenuta della quinta parte dello stipendio e pignoramento dello stesso.

Nel primo caso, come già specificato, siamo davanti a una modalità di rimborso di un prestito personale non finalizzato, che non rende quindi necessaria la presentazione di giustificativi di spesa.

Nel secondo, invece, la situazione chiama in causa un provvedimento del giudice, che per motivi d’insolvenza procede alla richiesta di operare trattenendo la busta paga del lavoratore (in questo caso è il datore a impegnarsi a versare tutte le rate mensili).

Se il pignoramento del quinto dello stipendio pregiudica la conduzione di una vita dignitosa da parte del lavoratore, la richiesta viene rifiutata.

Cosa succede in questo caso? Che il debito rimane comunque, e viene pagato dal lavoratore nel momento in cui le sue capacità economiche glielo consentono. In caso di pignoramento del quinto dello stipendio è possibile richiedere un prestito contro cessione, a patto che la trattenuta complessiva non superi i due quinti dello stipendio mensile.